Anche Cgil e Uil sono a fianco dei driver Amazon che stamattina hanno protestato davanti alla sede Milanese fermando così le consegne dei pacchi. Il segretario generale Uil Carmelo Barbagallo ha affermato che “l’impresa 4.0 non può diventare caporalato 4.0”.
“Amazon non può apparire come innovazione se poi dietro c’è quello che vediamo, con le condizioni di lavoro che vengono decise da un algoritmo” . A dirlo è stato il segretario generale dalla Cgil Maurizio Landini intervenendo davanti ad una manifestazione dei driver che consegnano i pacchi di Amazon, per denunciare i carichi di lavoro a cui sono sottoposti.
“Come consumatori – afferma – ci dobbiamo interrogare sulle condizioni di lavoro di coloro che fanno il servizio che abbiamo richiesto”. “Non sono contro la tecnologia – ha aggiunto – ma penso che dovremmo impiegarla per garantire la sicurezza sul lavoro visto che oggi di lavoro si continua a morire”. Il segretario generale Carmelo Barbagallo ha spiegato che tutta la Uil è a fianco dei driver in sciopero perché “non è accettabile che il sistema dell’impresa 4.0 si trasformi in una sorta di caporalato 4.0″. (Ansa)