«Da anni l’aeroporto veronese Valerio Catullo sta aspettando i presunti benefici dell’ingresso nell’azionariato da parte di Save, cioè dell’aeroporto di Venezia. – dichiara Giorgio Pasetto di +Europa Verona, il quale sostiene che a suo tempo (quattro anni fa) venne fatta un’operazione opaca.
«Il Catullo venne letteralmente svenduto ad un aeroporto, di fatto concorrente. Tutto molto lontano dai fondamentali principi di libero mercato e trasparenza che per +Europa Veneto devono essere cardini di qualsiasi operazione che riguardi società pubbliche o partecipate. – prosegue Pasetto – Dopo 4 anni al Catullo di fatto comandano i veneziani e gli azionisti istituzionali veronesi subiscono a capo chino, eccezion fatta per la sola Fondazione Cariverona che – unica voce fuori dal coro – non risparmia legittime perplessità».
«Cosa sta accadendo a Verona? Possibile che la nostra città uno dopo l’altro regali i pezzi migliori della propria economia? – si chiede il coordinatore di +Europa Verona – E’ doveroso chiedersi quale sia il progetto, sempre ammesso che un progetto esista. Per ravvedersi e cambiare rotta non è mai troppo tardi. Il Catullo merita di uscire da questo “stato vegetativo” al quale è stato costretto, poiché mai come ora nel pieno di un faticoso rilancio della Verona post Covid uno scalo aereo efficiente e con un ruolo strategico può essere determinante per il territorio».
«Gli azionisti veronesi, Comune e Provincia in testa, intraprendano tutte le azioni necessarie per dimostrare che la partnership con Venezia ha solo arrecato danni. Se non esistono dei patti in base ai quali si è stretta a suo tempo l’alleanza, a maggior ragione si faccia subito un passo indietro rispetto a quella decisione dettata dalla paura del fallimento, causata dalle ripetute gestioni negative. – conclude Pasetto – Siamo soddisfatti nell’apprendere che altri esponenti politici, come Gianni Dal Moro Parlamentare PD, si siano accorti di quanto sta accadendo. Il Catullo può tranquillamente ambire ad avere partner internazionali, ma questa volta si indica una gara che costringa i pretendenti a mettere sul piatto piani di investimento e di rilancio credibili e utili alla nostra città. +Europa Veneto chiede con forza che vengano rispettate, come per Agsm, le regole di mercato e il rispetto delle gare per offrire i migliori servizi ai cittadini veronesi».