Dall’ultimo report di Banca d’Italia relativo ai pagamenti con moneta elettronica emergono molteplici elementi che confermano la tendenza degli italiani a utilizzare carte di credito o debito anche per micropagamenti (vale a dire importi minori di trenta euro). L’Italia si posiziona sul podio europeo anche per numero di Pos installati, con circa 3,4 milioni attivi. In aumento l’incidenza dei pagamenti contactless e degli Innovative Payment (per esempio attraverso dispositivi mobili, o smartwatch).
«È in continuo aumento il valore complessivo del transato e, parallelamente, si assiste ad una progressiva contrazione dell’importo medio: ciò significa che consumatori ed esercenti fanno un utilizzo ormai quotidiano della moneta elettronica e si diffondo sempre più i micropagamenti, inferiori a 30 euro. Su questi dati, diventa non più rinviabile il taglio dei costi in capo agli esercenti, tra i più alti d’Europa, Europa che è la prima ad aver evidenziato questa anomalia. Oneri legati sia alla strumentazione, ovvero ai pos, sia al costo delle commissioni sul transato». Commenta così il direttore di Confcommercio Verona, Nicola Dal Dosso.
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