L’impegno di Codive nella copertura assicurativa in agricoltura

Ospiti di Radio Adige TV, durante la trasmissione "Squadra che vince" Davide Ronca e Michele Marani, rispettivamente neopresidente e direttore di Codive.

Davide Ronca e Michele Marani Codive
Davide Ronca e Michele Marani
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Ospiti di Radio Adige TV, durante la trasmissione “Squadra che vince” Davide Ronca e Michele Marani, rispettivamente neopresidente e direttore di Codive.

Ronca, lei è diventato presidente davvero recentemente. Come ha preso questo passaggio e cosa ha significato la stretta di mano con il previo presidente?

Davide Ronca: Beh, sicuramente sono stato onorato di ricevere questo incarico e devo ringraziare il Consiglio di Amministrazione che ha riposto in me fiducia, ma ringrazio anche Luca Faccioni, mio predecessore, grazie a cui i numeri di Codive sono così elevati. Ringrazio anche il nostro direttore, Michele Marani, che rappresenta una spalla portante. Abbiamo un bel fardello da portare avanti, siamo comunque una realtà molto importante per quanto riguarda Verona e il mondo agricolo, in quanto dobbiamo tutelare e salvaguardare la produzione dei nostri associati e soprattutto dei nostri produttori. Sappiamo che in questi momenti un po’ particolari il clima sta subendo delle modifiche molto importanti e lo vediamo anche sulla nostra pelle. Per questo, soprattutto per le società agricole, è fondamentale tutelare il proprio reddito e Codive dà tutti gli strumenti e la consulenza per far sì che i nostri agricoltori portino a casa la formula giusta.

Direttore, chiariamo al pubblico che cos’è il vostro ente…

Michele Marani: Il nostro ente è una cooperativa di agricoltori gestita da amministratori che sono loro stessi agricoltori e danno parte del proprio tempo per cercare di trovare delle soluzioni che possano aiutare coloro che hanno la stessa mansione a tutelare il loro reddito. Codive, infatti, è un consorzio di difesa che si occupa di aiutare gli agricoltori a tutelare il proprio reddito di fronte a quei fenomeni soprattutto meteo avversi che possono danneggiare se non addirittura distruggere il loro raccolto.

Voi vi impegnate anche nell’informare i vostri agricoltori sulla necessità di disporre di coperture assicurative, dato che il lavoro a cielo aperto è sicuramente più soggetto all’imprevedibilità del meteo…

DR: Esatto, come Codive ci impegniamo nel sensibilizzare i nostri agricoltori organizzando convegni sul nostro territorio in modo da salvaguardare il proprio reddito. Oggi siamo qui per promuovere la tutela del rischio delle avversità atmosferiche che mettono a rischio i lavoratori. Bisogna inoltre ricordare che Codive assicura anche gli impianti dato che a volte risulta necessario proteggere anche questi nel caso, per esempio, di forti uragani o grandinate.

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Tra l’altro c’è da ricordare che vale la pena assicurarsi anche perché ci sono dei contributi pubblici sul costo della polizza.

DR: Sì, effettivamente ci sono dei contributi importanti, che però a volte scarseggiano a livello di tempistiche. Su questo ci stiamo lavorando con il Ministero e le varie associazioni di categoria per far sì che questo contributo entri nei tempi e nei modi più adeguati.

Il valore assicurato da Codice nel 2022 è cresciuto del 33%: si tratta davvero di un balzo notevole.

MM: Devo dire che nel 2022 siamo arrivati a quasi 550 milioni di euro di valore assicurato e su questi valori si sono stipulati dei contratti assicurativi per un costo di 70 milioni di euro come premi assicurativi.

Quest’anno è partito il nuovo fondo Agricut, vorrebbe parlarne?

MM: Sì, certo. Quest’anno siamo riusciti a trovare un nuovo strumento contributivo che va a soddisfare le esigenze degli agricoltori. Purtroppo la dotazione economica del primo anno è stata piuttosto limitata, siamo attorno ai 350 milioni di euro, che sembrano tantissimi, ma se ragioniamo a livello di territorio italiano ci rendiamo conto del fatto che sono pochissimi, soprattutto se pensiamo al disastro in Emilia Romagna. Agricut sicuramente darà una mano però con solo 300milioni di euro penso che riuscirà a dare una mano seppur piuttosto limitata.

DR: Purtroppo questo tipo di avvenimenti si verificano sempre più spesso ed è per questo che è necessario prendere le giuste precauzioni.

Lei è anche nel consiglio di Amministrazione di Coldiretti Verona, nel Consorzio di Tutela di Bardolino ed all’interno della Borsa Merci della Camera di Commercio di Verona. Tra le colture della provincia quella dell’uva e del vino sono particolarmente vocate al territorio.

DR: L’uva è un prodotto principe per quanto riguarda il valore da noi assicurato. Effettivamente ci troviamo in una zona che presenta tutte le caratteristiche per coltivare l’uva e produrre vino. Il nostro compito principale è dunque quello di elaborare le formule giuste per tutelare anche i viticoltori. Attualmente stiamo lavorando sulla flavescenza dorata che purtroppo si sta infiltrando nei nostri vigneti ma se pratichiamo le buone culture e lavorazioni riusciamo a controllarla e a contrastarla.

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Avete pubblicato un libro intitolato “1972-2022 da cinquant’anni a fianco delle imprese agricole” con cui il direttore ha voluto celebrare mezzo secolo di attività e impegno.

MM: Esatto, si tratta di un traguardo davvero importante, per noi è stato un lavoro piuttosto impegnativo dato che ci abbiamo messo un anno a trovare i relatori perché scrivessero gli articoli che trattano la cultura del veronese. Il libro non si concentra solo su Codive ma anche sull’evoluzione negli ultimi cinquant’anni delle aziende agricole e sulle variazioni dell’andamento meteo di questi anni. Un libro fatto con il cuore e che a parer mio è venuto davvero bene.

Presidente, abbiamo fissato nero su bianco i vostri cinquant’anni di storia ma adesso c’è da pensare ai prossimi cinquanta. Sotto suo consiglio, quali sono delle linee guida o direzioni che vorreste intraprendere all’interno di Codive?

DR: Sicuramente ci aspettano degli anni veramente importanti per quanto riguarda l’agricoltura che continua a evolvere, ci stiamo dotando di nuova sensoristica elettronica per la gestione delle avversità e cercare di prevederle. Puntiamo dunque tanto sul digitale.

Si sta parlando tanto di digitale e l’agricoltura rappresenta un campo di prova per queste nuove tecnologie, come già si fa con vari interventi.

MM: Certo, tra le attività di Codive c’è anche l’inizializzazione di un nuovo percorso a innovarsi e dare informazione agli agricoltori anche di una serie di comportamenti che possono andare a diminuire gli effetti e danni dovuti al meteo tramite degli incontri formativi.

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