Donne Impresa Confartigianato apprezza le misure contenute nella Legge di Bilancio a favore del lavoro femminile. «Molti dei provvedimenti previsti nella manovra – sottolinea Elena Favero, Presidente di Donne Impresa Confartigianato Verona – corrispondono a quanto il nostro Movimento, che in provincia di Verona rappresenta seimila e 710 imprenditrici artigiane, 84.630 a livello nazionale, ha ripetutamente sollecitato per sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro».
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In particolare, Donne Impresa Confartigianato valuta positivamente le misure riguardanti il Fondo per l’imprenditoria femminile e per le nuove aziende guidate da donne e gli impegni per consolidare l’attività delle imprese nei settori innovativi e per favorire gli investimenti nelle nuove professioni. Altrettanto significativi gli interventi di detassazione per l’assunzione di giovani e donne e quelli per la cura della famiglia ed il caregiver che, sostiene Elena Favero, «dovranno essere accompagnati da misure semplici e strutturali a sostegno delle lavoratrici e in modo particolare delle madri imprenditrici, per aiutarle a conciliare lavoro e famiglia».
A tale proposito, la Presidente di Donne Impresa Confartigianato Verona, sottolinea gli impegni assunti dal Ministro della Famiglia e delle Pari Opportunità Elena Bonetti e dal Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Gian Paolo Manzella «i quali – spiega – durante gli incontri con il Movimento, ai quali io stessa ho partecipato e che si sono svolti il 4 e il 6 novembre scorsi, hanno condiviso le proposte delle imprenditrici di Confartigianato. In particolare, il Sottosegretario Manzella ha sottolineato che bisogna fare dell’imprenditoria femminile un grande tema nazionale, come accade in altri Paesi, e si è detto convinto che questa legge di bilancio e il NextGenerationEU saranno l’occasione per dare un impulso cruciale ad una questione importantissima per il nostro futuro, che è economica, sociale e culturale».
«Le positive misure per l’imprenditoria femminile indicate nella Legge di bilancio – conclude Favero – dovranno “scaricare a terra” i loro effetti con procedure snelle. La semplicità e la rapidità di attuazione e la misurazione dell’efficacia dei provvedimenti sono condizioni indispensabili per sostenere davvero il contributo femminile all’economia italiana e colmare il gap rispetto agli altri Paesi europei».