Grandine come palle da tennis, pioggia e vento forte sono caduti un po’ in tutta la provincia veronese. Gli episodi più rilevanti sono stati alle 23 del 24 luglio e alle 6 di questa mattina. Ampia la zona colpita che va dall’ovest all’est veronese fino a San Bonifacio. In particolare, i territori interessati sono stati l’areale di fondovalle che comprende Peschiera, Lazise, Castelnuovo del Garda, Sona, Sommacampagna, Bussolengo, Pescantina, Verona, Zevio, Palù, Ronco all’Adige, Caldiero Colognola ai Colli, Belfiore ma la zona potrebbe essere più vasta. A Vigasio si è verificata una tromba d’aria con vento fino a 136 km/h.
Le colture maggiormente colpite sono vigneti e frutteti, tra cui mele e kiwi. Il vento forte ha abbattuto anche pioppeti e serre oltre a qualche struttura.
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«È difficile per ora fare una stima dei danni – spiega il direttore di Condifesa Verona Codive Michele Marani – che saranno comunque di entità elevata. Il nostro tecnico Flavio Carassini sta provvedendo in queste ore a delimitare le aree colpite che potrebbero essere più ampie di quelle segnalate finora. Il maltempo sta rovinando intere campagne con coltivazioni a pieno campo, ortaggi, frutteti, vigne ma anche serre e strutture agricole».
Conclude Marani: «I cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che si trovano a combattere contro eventi sempre più violenti e difficili da contrastare».
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I dati rilevati dalla centralina Codive a Vigasio
Zaia: «Chiediamo lo stato di calamità al Governo»
«Ai danni del maltempo degli scorsi giorni, con grandinate e vento, si è aggiunta questa notte e questa mattina un’ulteriore devastazione. Il Veneto è in balia del maltempo che, oltre ai danni e ai feriti, ha devastato la nostra agricoltura. Nelle provincie più rappresentative – che sono quella di Verona martoriata in molte località, e anche Treviso o Venezia e molto altro ancora – i venti forti, veri e propri uragani localizzati, hanno messo a terra molti impianti nelle aziende agricole, colpite da una grandine di dimensioni assolutamente fuori dal normale». A dichiararlo il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, puntando l’attenzione anche sugli effetti sull’agricoltura del maltempo delle ultime ore.
«La prima conta dei danni di queste ore è inquietante, in tutti i settori dell’agricoltura. Ricordo che siamo in un periodo nel quale la frutta, gli ortaggi, i seminativi e gran parte delle produzioni sono al massimo del rigoglio: il bombardamento di queste ore ha pregiudicato tutte le produzioni con danni che avranno ripercussioni anche nel medio-lungo periodo».
«Ovviamente viene avanzata dal Veneto, oltre allo Stato d’Emergenza di Protezione Civile per tutti i danni a cose e persone, la richiesta di stato di calamità al Governo per quanto riguarda l’agricoltura: in particolar modo si chiede che si intervenga con fondi per far fronte a questi danni, ma anche con tutta una serie di moratorie e aiuti per le aziende agricole rispetto alle scadenze e alla fiscalità».
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