Tra i candidati alla decima edizione del premio Verona Network, nella categoria Associazioni, c’è anche Confcooperative, associazione nata nel 1919 e fresca di festeggiamento del centenario. A Verona, Confcooperative si costituì nel 1948, nell’immediato dopoguerra, con la volontà di assicurare un organo di governo e di coordinamento rispetto a quella che era l’istanza cooperativa dei tempi, la voglia di fare impresa assieme anche dopo un momento di particolare gravità e di ricostruzione.
«La filosofia dell’associazione – racconta il vice direttore di Confcooperative Verona Davide Bulighin – è quella di assicurare il potenziamento delle capacità e delle competenze della propria classe dirigente, sia all’interno dell’associazione che all’interno delle proprie strutture di appartenenza. Inoltre, l’associazione favorisce un sistema di relazioni industriali anche con altri gruppi di altre associazioni di categoria, soprattutto per quel che riguarda il comparto giovani. Queste relazioni porteranno un grande valore aggiunto, sia ora ma soprattutto nei prossimi anni».
Una situazione non facile quella che si prospetta nei prossimi mesi, ma Buleghin è fiducioso nella risposta delle imprese. «Sono più che convinto che le imprese che rappresento riusciranno a integrarsi in quello che sarà lo scenario futuro, sebbene sarà estremamente difficile. All’interno di questo scenario non ho alcun dubbio sul fatto che le associazioni, esattamente come tutti i corpi intermedi, avranno una richiesta di ingaggio molto superiore a quello che è stato il passato».
«Queste vicende – conclude Bulighin di Confcooperative Verona – sono anche testimonianza della necessità delle imprese di avere al loro fianco qualcuno che le possa accompagnare all’interno di questi percorsi. Le associazioni di categoria, a mio avviso, devono candidarsi ad essere effettivamente dei protagonisti in questa fase».