Venerdì 18 gennaio alle 20.30 in scena al teatro Ristori di Verona la leggenda del jazz Enrico Rava, il pianista Giovanni Guidi e il guru dell’elettronica Matthew Herbert si esibiranno in trio. L’inedita formazione, sorprendente per caratura e qualità della musica proposta, promette di spaziare in territori musicali dissimili tra loro, seguendo direzioni nuove e stimolanti in uno stellare interplay.
Il trombettista di origine triestina è spesso protagonista di incursioni in altri generi musicali ( ricordiamo i progetti dedicati a Luigi Tenco e Michael Jackson) e anche stavolta è accompagnato da uno dei suoi pupilli, a sua volta protagonista di incisioni in duo che ne hanno certificato il talento a livello internazionale. Matthew Herbert è l’osannato maestro britannico dell’elettronica, considerato uno dei più innovativi produttori contemporanei e protagonista di estemporanei quanto divertenti progetti in ambito jazz.
“Nella prima fase del lavoro – spiega Enrico Rava – ci diamo delle indicazioni, che però alla fine possono anche non essere rispettate. Tra noi tre non ci sono figure definite. Ci sono dei momenti in cui ognuno trascina l’altro, ci sono scambi di ruoli, ma non c’è un leader”. Nulla è deciso o preorganizzato: jazz, techno, elettronica e musica concreta si incontrano grazie all’improvvisazione. Gli input di Herbert diventano la base di un interplay molto fitto, con continui innesti e scambi di idee musicali rielaborati sul momento da Rava e Guidi.
“La musica va da un’altra parte, siamo noi che la seguiamo” dichiara ancora il trombettista. Il progetto di Rava, Herbert e Guidi è sicuramente complesso dal punto di vista della ricerca armonica, ma raggiunge picchi intensi dal punto di vista emozionale. Il risultato è la creazione di uno spazio dinamico, di gioia condivisa, in cui differenti visioni di idee danno vita a una trama di suoni inaspettati.