A Verona l’anteprima della favola “L’elefante blu”

Nell'ambito dell'Open Day a Verona giovedì 28 novembre, alle 13, nel Padiglione 29, aula A, dell'Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento, si svolgerà la presentazione in anteprima regionale della favola "L'elefante blu".

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Giovedì 28 novembre, alle 13, nel Padiglione 29, aula A, dell’Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento, si svolgerà la presentazione in anteprima regionale de “L’elefante blu” di Emanuela Nava e Giulia Orecchia, una favola illustrata che aiuta grandi e bambini a parlare di malattie metaboliche ereditarie. Una copia del volume verrà donata a tutti i bambini presenti. L’appuntamento si svolge nell’ambito dell’Open day a Verona, la giornata di informazione sullo Screening Neonatale Esteso aperta alla cittadinanza, a operatori sanitari, a medici e studenti promossa da Uniamo, Aismme e Mitocon unite nel progetto NS2 Nuove Sfide Nuovi servizi.

L’elefante blu” è un volume illustrato nato dal fortunato incontro tra Carthusia Edizioni, casa editrice dall’alta progettualità e specializzata in editoria per ragazzi, Aismme (Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie) e Sobi Italia, multinazionale biofarmaceutica svedese incentrata sulle malattie rare. L’obiettivo condiviso era quello di creare uno strumento dedicato ai bambini che soffrono di malattie metaboliche e alle loro famiglie, per aiutarli a elaborare insieme questa condizione di vita e facilitarne la comunicazione fuori e dentro al nucleo familiare.

La storia racconta di un piccolo elefante che si sente diverso dagli altri: innanzitutto, è tutto blu. Poi non può mangiare quello che mangiano gli altri, perché altrimenti si fa male, e alle volte non riesce neanche a giocare insieme ai suoi simili perché si sente stanco. Se in un primo momento chiede alle stelle cadenti di esaudire il desiderio di essere come gli altri, grazie all’incontro con un altro elefante molto speciale scoprirà che è proprio la sua diversità a renderlo unico. E che la propria felicità non va affidata al volere delle stelle, perché ognuno può costruirsela da sé con il proprio talento.

Alla fine del volumetto si trovano alcune pagine di attività volte a stimolare i bambini attraverso il disegno e la scrittura, in modo da mettersi in gioco essi stessi ed elaborare i propri vissuti.