Non sono di certo poche le discariche e gli impianti che si sono insediati o stanno cercando di insediarsi sul territorio veronese in questi anni, con, a volte, conseguenze ambientali devastanti. A Pescantina la discarica di Cà Filissine sta mettendo a rischio le acque di falda con sostanze inquinanti. A Sorgà, nelle ultime settimane, sta facendo discutere molto l’idea di una discarica di car fluff, ossia gli scarti volatili derivanti dalla demolizione delle automobili. Sorgà e altri nove comuni limitrofi si stanno opponendo con tutte le loro forze a questo insediamento.
A San Martino Buon Albergo, invece, l’amministrazione ha espresso la propria contrarietà alla realizzazione di un impianto di trattamento di fanghi derivanti da depuratori di reti idriche civili e di industrie alimentari. Per fare il punto su questa situazione abbiamo sentito telefonicamente il sindaco del Comune, Franco De Santi.
«San Martino Buon Albergo ha già dato in termini impianti di depurazione e impatti ambientali, quindi opporsi a questo problema, che tra l’altro ci è capitato inaspettatamente, è doveroso. Inserire infatti un impianto di questo tipo nell’area che ne è stata destinata non è una cosa sbagliata da fare. Perciò il Consiglio Comunale ha cominciato un percorso per contrastare l’insediamento» afferma De Santi.
Un problema sia dal punto di vista della salute che urbanistico. «Abbiamo assegnato lo studio delle problematiche sia dal punto di vista dell’urbanistica che dell’ambientale a due consulenti, proprio perché sono due temi di pari importanza. L’area scelta infatti rientra nel Piano PAT 7 condiviso con la Regione e sarebbe dovuta diventare un’area residenziale» prosegue. «In parte tra l’altro l’area è ora anche ad uso agricolo perché l’impianto precedente ha perso i diritti esistenti per la propria chiusura, ci sembra perciò sbagliato che venga nuovamente trasformata in area di recupero industriale proprio dalla Regione che era d’accordo con noi nel Piano PAT 7».
«La relazione del consulente per l’urbanistica è già pronta, appena avremo anche quelli per la parte ambientale, il Consiglio Comunale esporrà tutte le osservazioni per portare avanti questa iniziativa» continua De Santi. «Coinvolgeremo quindi Provincia e Comune di Verona, che tra l’altro si è già esposto negativamente sulla questione, e porteremo quindi all’attenzione della Regione queste osservazioni per affrontare il problema a 360 gradi».
Il tema delle discariche in Provincia è sempre più pressante. «Un tema complesso. Le discariche vengono da situazioni distanti da noi, per la mancanza di una reale legislazione e per la consapevolezza della loro dannosità solo negli ultimi anni» conclude. «Bisogna distinguere tra le discariche. Ad esempio la discarica che abbiamo a San Martino ha chiesto un ampliamento ma opererà anche una bonifica dell’area e quindi va valutata in un certo modo. Discariche o trattamenti di rifiuti andrebbero limitate al massimo, o perlomeno legate ad una bonifica. E’ sempre infatti importante valutare l’impatto sul territorio. Quindi la massima attenzione è proprio per quegli insediamenti che andrebbero a danneggiare il territorio».