«Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto insignire dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica un primo gruppo di cittadini, di diversi ruoli, professioni e provenienza geografica, che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l’emergenza del coronavirus. I riconoscimenti, attribuiti ai singoli, vogliono simbolicamente rappresentare l’impegno corale di tanti nostri concittadini nel nome della solidarietà e dei valori costituzionali». Così si legge nel comunicato del Quirinale che contiene i nomi degli oltre cinquanta eroi cui il Presidente ha conferito il prestigioso titolo.
Tra di loro, anche l’infermiera Marina Vanzetta, impegnata all’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar e operatrice del 118 di Verona.
«La mia è una storia ordinaria per noi infermieri – spiega Marina – è arrivato un codice rosso per un caso in villa Bartolomea, particolarmente colpita dal Covid. Una signora era in difficoltà respiratoria: i parametri non erano rilevabili, nonostante avesse l’ossigeno il valore non era per niente buono. Ho chiamato la centrale, per spiegare le condizioni della paziente: abbiamo fatto una valutazione ulteriore con il medico, la situazione era molto critica e ormai a un punto di non ritorno; ho avvisato i colleghi che sarei rimasta sul posto, al suo fianco, finché non si fosse spenta. Io e la collega Cristina l’abbiamo accarezzata e sistemata, nonostante le carezze con i guanti non fossero per niente come riceverle con il calore di una mano libera. A distanza di un po’ di tempo, la figlia della signora ha recuperato il mio nominativo e ci siamo sentite privatamente. La sua mamma si chiamava Marina, proprio come me: è stato un caso del destino».