I sindacati scendono in Bra contro l’Istituto Assistenza Anziani

Questa mattina in Piazza Bra la manifestazione dei sindacati Cgil, Cisl e Csa contro i vertici dell’istituto assistenza anziani.

Motivi della protesta, in programma dalle 11 alle 13, la richiesta da parte del consiglio di amministrazione di restituire le progressioni economiche, l’indennità di rischio, l’indennità di responsabilità e dei 150 euro lordi della produttività 2011-2013 degli ultimi dieci anni: «I lavoratori in questi due anni sono stati oggetto di prelievi mensili sulla busta paga per il “recupero” delle festività infrasettimanali godute negli ultimi 10 anni, poiché non sarebbero stati definiti i criteri meritocratici e i criteri adottati per la loro attribuzione […] Anziché accertare la legittimità del prelievo in sede giudiziale, l’ente ha proceduto direttamente al prelievo dalle buste paga» si legge nella nota dei sindacati.

Ieri la nota di replica dell’Istituto, che ha sottolineato come avesse, ripetutamente invitato le Organizzazioni Sindacali alla trattativa anche sulle questioni oggi oggetto della domanda riconvenzionale, ricevendo però sempre risposta negativa».

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Ora i sindacati chiedono il Commissariamento dell’Ente e l’intervento del sindaco Sboarina e dell’assessore Lanzarin.

Istituto Assistenza Anziani di Verona, sindacati sul piede di guerra

In piazza al fianco dei sindacati anche Flavio Tosi e il consigliere regionale Alberto Bozza. «Siamo qui – ha detto Tosi – per esprimere concretamente la solidarietà a chi tutti i giorni opera a Villa Monga assistendo i nostri anziani con una pandemia in corso. È inaccettabile che si chieda retroattivamente ai lavoratori soldi loro spettanti, è pure immorale farlo in pieno Covid, con il personale sanitario esposto in prima linea». Tosi torna a chiedere a Sboarina «di rimuovere il presidente Cappiotti, che lui stesso ha nominato. Cappiotti è inadeguato, lasciarlo al suo posto significa correità del Sindaco».

Alberto Bozza, che ha segnalato anche all’Assessore regionale Manuela Lanzarin le criticità all’IAA, dice: «In questo momento il personale sanitario e amministrativo dell’Istituto va tutelato e sostenuto il doppio, non lasciato solo. Noi stamattina abbiamo voluto ascoltare le istanze dei dipendenti e testimoniare la nostra vicinanza».

Il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco critica il sindaco Sboarina e l’assessore Maellare: «La mediazione promessa dal sindaco e dall’assessore sull’incredibile scontro in atto tra direzione e personale sanitario dell’Istituto Assistenza Anziani non ha dato nessun risultato. Lunedì alla conferenza dei capigruppo chiederò pertanto di calendarizzare al più presto la mozione che chiede alla Regione di disporre il commissariamento dell’Istituto. In nessuna azienda si è mai visto un attacco così arrogante, pretestuoso e infondato ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Ancor più vergognoso che l’aggressione avvenga a danno degli operatori che lottano in prima linea contro la pandemia da Covid 19. Questa dirigenza non lascia altra possibilità: deve andarsene a casa.

I sindacati, in un’altra nota ai giornalisti, comunicano che non si fermeranno qui: in programma altre giornate di manifestazioni, presidi e scioperi.

«Dalla domanda riconvenzionale presentata dall’ente, con la quale si chiede ai lavoratori la restituzione di milioni di euro relativi alla contrattazione aziendale, è emerso che l’ente ha allegato solo la documentazione a sostegno della sua tesi omettendo di inserire la documentazione esistente favorevole al lavoratore. Questo significa far ricadere l’onere della prova sui lavoratori che in questo momento avrebbero ben altro a cui pensare. In tanti anni non si era mai visto a Verona un datore di lavoro pubblico agire con tanta cattiveria nei confronti dei suoi dipendenti. Qui siamo oltre l’atto dovuto dichiarato dal Presidente Cappiotti. A questo punto non resta che il Commissariamento. Questa direzione e consiglio infatti non saranno più in grado di gestire le ricadute di ciò che hanno fatto ai lavoratori» si legge nel comunicato.

I lavoratori incontreranno in videoconferenza i parlamentari veronesi giovedì 28 gennaio, alle 17; i consiglieri regionali veronesi sabato 30 gennaio, alle11; i consiglieri comunali martedì 2 febbraio alle 17. In calendario anche un presidio a Marghera con richiesta di aiuto al Presidente Zaia e all’assessore Lanzarin il 29 gennaio, alle ore 12, nonché un presidio in Prefettura perché dia corso alla denuncia delle OOSS sulla legittimità del trasferimento della direttrice dott.ssa Biondaro dalla casa di riposo di Arcole all’IAA. Infine, altre due giornate di sciopero il 25 e 26 febbraio.