«Ance Verona è l’associazione di categoria delle imprese edili e industriali – spiega Carlo Trestini, Presidente di Ance Verona – che raggruppa, nella provincia di Verona, oltre 350 imprese edili ed è collegata alla cassa edile che rappresenta tutti gli 8mila lavoratori del settore, cura non solo la rappresentanza ma anche le proposte, le iniziative e la tutela delle imprese dei nostri iscritti nel territorio a livello regionale e nazionale».
«Noi abbiamo avuto, in questo periodo, la possibilità di predisporre due tre progetti differenti in base al futuro che dovremmo affrontare: il primo è quello di assistere, preparare e consentire alle nostre imprese di essere pronte per il 4 maggio, per la riapertura. Abbiamo fatto delle assicurazioni a favore dei nostri lavoratori, consegnato i dispositivi di sicurezza e predisposto un protocollo operativo, coordinato con gli Spisal e con i nostri comitati di sicurezza, affinché le lavorazioni siano eseguite in maniera sicura. Queste sono le misure predisposte per la fase iniziale, tenendo conto che i primi mesi del settore vedranno una presenza massiccia nei cantieri, perché dovremmo recuperare i due mesi di chiusura. A questo primo step, seguirà una seconda fase un po’ più delicata: per questo abbiamo fatto tutta una serie di iniziative per cercare di semplificare le attività nel mondo dell’edilizia, pertanto abbiamo cercato assieme al Comune di Verona, alla Regione Veneto e allo Stato nazionale di demolire la burocrazia, che è il vero fardello che sta bloccando il comparto da molto tempo».
«Il futuro dipende da come noi lo faremo andare: dipenderà da ognuno di noi, da come sapremo metterci in discussione e da come sapremo prepararci».