È stato presentato stamattina nella sede di Viale del Lavoro il nuovo logo di Veronafiere per i suoi 120 anni di attività. Il marchio, realizzato dalla società di comunicazione Facci & Pollini, consiste in una “V”, che richiama la planimetria dei padiglioni fieristici, formata da cinque bande blu che sfumano nel giallo richiamando i colori del gonfalone di Verona.
Guarda al passato, ma soprattutto al futuro il nuovo logo di Veronafiere, presentato stamattina nella sede di Viale del Lavoro per i suoi 120 anni di attività. Il marchio, realizzato dalla società di comunicazione Facci & Pollini, è stato svelato in occasione della seconda giornata di lavori del congresso Europeo UFI (Associazione mondiale dell’industria fieristica) che si svolge fino a domani in Fiera.
Il cambiamento più evidente riguarda il pittogramma: una “V” che ricalca la planimetria dei padiglioni del quartiere fieristico, formata da cinque bande che dal blu scuro sfumano fino al giallo. Una scelta cromatica che rimanda al gonfalone del comune di Verona, ma ricorda anche i colori del territorio in cui nasce e si sviluppa Veronafiere come l’azzurro del lago di Garda e del fiume Adige; il verde chiaro dei vigneti e delle colline; le tinte calde dei marmi e delle pietre del centro storico cittadino e dei suoi monumenti.
Non solo il marchio, ma anche il logotipo è stato modificato con un font più moderno e la centralità di Verona ribadita dall’utilizzo del grassetto. Il payoff “Trade shows & events since 1898” pone l’accento sulla storia di Veronafiere e sul know-how, quale organizzatore diretto di manifestazioni, maturato in 120 anni.
“Il nuovo marchio celebra la nostra eredità e il legame con il territorio, ma ci proietta già con decisione nei prossimi 120 anni di attività – spiega Maurizio Danese, presidente di Veronafiere –. È anche un segno tangibile dell’importante cambio di passo che la Fiera di Verona ha attuato negli ultimi anni, con la trasformazione in società per azioni, gli investimenti nel digitalizzare i processi e i progetti di sviluppo previsti dal Piano industriale”.