In migliaia hanno assistito sabato alla rievocazione di miti e leggende pagane della Festa del Fuoco di Giazza, il tradizionale appuntamento nella piccola frazione cimbra che porta in piazza lo scontro tra il Bene e il Male
Di spettacoli del genere in giro se ne vedono pochi. Complice la posizione privilegiata della piccola frazione cimbra, incastrata in mezzo alla valle e tra i monti, e la magia che emana lo scontro tra bene e male. Alla Festa del Fuoco di Giazza sabato hanno partecipato a migliaia, per assistere allo spettacolo Alchimie di Fuoco della compagnia teatrale Piccolo Nuovo Teatro di Bastia Umbra, e poi più tardi all’accensione dei bracieri simbolo dell’unione dei 13 Comuni cimbri. Ed è stato proprio questo il momento più atteso: streghe e orchi hanno dato vita a miti e leggende attraverso riti di acqua e fuoco, che fin dall’antichità servivano a dare una risposta alle domande esistenziali degli uomini, nelle notti più corte dell’anno.
A realizzare la kermesse infuocata la Pro Loco di Giazza e il Curatorium Cimbricum Veronense, che da ventun’anni lavorano per tenere viva una tradizione che rende protagonisti anche gli abitanti del posto.