Negrar e Avis festeggiano insieme i neo diciottenni del paese

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Foto d'archivio

Diventare maggiorenni significa acquisire diritti e doveri: da votare, a essere partecipi della comunità fino a donare il sangue. È questo il messaggio rivolto ai neo diciottenni da parte dell’Amministrazione comunale di Negrar a 50 ragazzi, in rappresentanza dei 200, che nel 2018 hanno compiuto 18 anni con la consegna della Costituzione italiana.

Presenti, oltre al sindaco Roberto Grison e il vice sindaco Fausto Rossignoli, l’assessore ai servizi sociali, famiglia, giovani e volontariato, Ulyana Avola che ha presentato l’iniziativa, l’assessore ai lavori pubblici Bruno Quintarelli e l’assessore all’istruzione e formazione Camilla Coeli con alcuni consiglieri oltre ai rappresentanti delle associazioni dei donatori di sangue quali Avis, con la presidente provinciale Michela Maggiolo, il presidente dell’Avis di S. Maria (che comprende Arbizzano e Pedemonte) Flavio Begali e Fidas Verona con Nicola Trande, coordinatore della sezione Valpolicella.

Il sindaco Grison ha evidenziato cheè insito in ogni persona il significato di maturità ma che «la maggiore età rappresenta uno spartiacque della nostra vita. È il momento che ci rende partecipi della comunità e ci richiama a due concetti: la fratellanza e la solidarietà». «La più grande carica politica – ha precisato il sindaco – è quella di cittadino».

Nel prendere la parola i rappresentanti di Avis Provinciale di Verona e di Fidas Verona, che hanno donato alcuni gadget con un opuscolo informativo, è emerso che nel Comune di Negrar con 18mila abitanti, solo 500 sono i donatori di sangue attivi appartenenti ad entrambe le associazioni e quindi c’è bisogno di nuovi volontari magari tra i giovani. «Con la maggiore età – ha evidenziato Michela Maggiolo – si può compiere la scelta volontaria di donare il sangue, qualcosa di sé a chi è meno fortunato. È una scelta che fa del bene e fa stare bene perché è un gesto che dà vita e speranza a chi ha bisogno».

Tre i requisiti per diventare donatori: essere maggiorenni, pesare più di 50 kg ed essere in buona salute.

Nicola Trande ha poi aggiunto: «Sono 200 le persone che ogni giorno negli ospedali della provincia veronese necessitano di sangue e la nostra Regione vanta eccellenze sanitarie per cui ci vogliono tanti donatori. Basti pensare che gli uomini possono donare il sangue ogni tre mesi mentre le donne ogni sei. Non esiste un altro modo per avere il sangue se non attraverso i donatori». La cerimonia si è conclusa con la consegna ad ogni ragazzo presente di un sacchettino contenente la Costituzione e i gli omaggi di Avis e Fidas Verona.