Per la Giornata Mondiale del Rifugiato l’associazione One Bridge to Idomeni ha fissato per mercoledì una giornata sull’incontro e la coesione sociale dei nuovi arrivati. Si cercherà dunque attraverso uno spazio di discussione, di comprendere cosa significa incontrare il migrante ed accoglierlo in città
“La coesione sociale. Cosa comporta incontrare il migrante ed accoglierlo in città”. Il titolo dell’appuntamento per la Giornata Mondiale del Rifugiato, organizzata a Verona dall’associazione One Bridge to idomeni, vuole essere un laboratorio, uno spazio di discussione per interrogarci e mostrare le pratiche – quelle già attive e quelle possibili – in vista di un buon vivere della comunità.
Un lavoro dove ogni singolarità porta le proprie qualità per affrontare i problemi del vivere insieme. Vorremmo, così, che la giornata non finisse il 20 giugno, ma continuasse come impegno di tutte le comunità presenti in città: la meta è il coabitare.
Il programma
Il luogo dell’evento è il Forte Santa Sofia, i cui cancelli apriranno alle ore 16:30. L’inizio degli interventi è fissato per le 17:30. La giornata presenterà degli interventi introduttivi – sull’incontro, l’accoglienza, la cura, la scuola e il lavoro – e uno spazio di dialogo successivo.
La giornata si articolerà, in seguito, con la prima proiezione nazionale del documentario “Violent Borders” di Michele Ajello, la musica dei ragazzi di Verona Jobe e Godspower di Stregoni Network, dj Leo, dj Moce e un’esibizione dell’artista Cibo.
Tutti i musicisti sono invitati a portare il proprio strumento per partecipare al concerto/jam session degli Stregoni.
Saranno inoltre presenti le mostre “21.03.16 Tornare Partire Tornare 21.03.18” di One Bridge To Idomeni e la mostra “No borders – No nations – just people” dei ragazzi del Liceo Montanari.