Mobilty Day, Bertucco: “troppo sporadico, serve una svolta”

Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona
Michele Bertucco
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“Riequilibrare gli spostamenti in auto e motorino e aumentare il verde urbano”. Queste sono le soluzioni individuate dal consigliere di Verona e Sinistra in Comune, Michele Bertucco, all’indomani della presentazione della nuova edizione del “Mobility Day”. Secondo il politico, infatti, le domeniche ecologiche sono interventi troppo rari per poter diminuire davvero lo smog cittadino.

“Bene le giornate senza auto, bene il coinvolgimento dei Comuni “cintura”, ma l’emergenza smog a Verona difficilmente si potrà risolvere con interventi sporadici come il “Mobility Day” annunciato ieri con largo anticipo dall’amministrazione ma senza nessuna politica concreta e lungimirante”. Queste le parole del consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, Michele Bertucco, intervenuto sulla seconda e nuova edizione delle cosiddette “giornate ecologiche veronesipresentate ieri in conferenza stampa a Palazzo Barbieri. 

 “Per uscire dalla morsa dell’inquinamento è fondamentale che il Comune di Verona assuma un ruolo guida facendo scelte e interventi coraggiosi, mettendo al centro la salute dei cittadini e la mobilità sostenibile. – commenta Bertucco – Ci aspettiamo una svolta dall’amministrazione Sboarina, basata su politiche per disincentivare l’uso dell’auto a favore dei mezzi sostenibili. Oggi invece la situazione è tutta sbilanciata a favore di chi si sposta privatamente a motore che ammonta a più del 60% degli utenti della strada, mentre il 15% usa moto e motorini. Sceglie invece tram o autobus il 10%, e la bici il 12%. A Verona, per una mobilità veramente sostenibile e meno inquinante dovremmo puntare a riequilibrare così la situazione: 33% auto e moto, 33% servizio pubblico, 33% bici e mezzi in condivisione”.

 Rimproveri da parte del consigliere anche per quanto riguarda i ritardi nei piani cittadini: “Nella nostra città siamo ancora in attesa della redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e della verifica di congruità dell’aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU).continua Bertucco – Pensare di fare fronte a una situazione di emergenza, com’è quella dell’inquinamento atmosferico a Verona (in inverno per il PM10 e in estate per l’ozono), con misure di ordinaria amministrazione è come pretendere di guarire il malato grave con l’aspirina. Perché è proprio di salute che stiamo parlando. Malattie del sistema circolatorio, dell’apparato respiratorio e tumori, sono le principali cause di decesso nella popolazione veronese e veneta come evidenziato anche dal Piano socio-sanitario regionale”.

 Secondo il consigliere di Verona e Sinistra in Comune “Occorre ridisegnare strade, piazze e spazi pubblici delle città e creare zone con limite di velocità di 30 km/h per ridurre le emissioni di polveri sottili; aumentare il verde urbano e potenziare gli incentivi per una mobilità più ecologica; e infine riqualificare gli edifici pubblici e privati per ridurne i consumi energetici”.