Un Hellas Verona spumeggiante incasella un’altra prestazione vincente e convincente, domando in rimonta il Genoa. Il 2-1 finale è un inno all’indomito carattere gialloblù: il vantaggio genoano siglato da Sanabria non ha infatti scalfito il muro di convinzioni eretto in questi mesi dai ragazzi di Ivan Juric, capaci di pareggiare i conti con il rigore di Verre e di porre in essere il definitivo sorpasso grazie ad un sigillo di Zaccagni. Al giro di boa il Verona si trova incredibilmente in ottava posizione (con una gara da recuparare contro la Lazio) a meno quattro lunghezze dalla zona europea. Domenica è in programma l’insidiosa trasferta di Bologna, bivio cruciale sul sentiero stagionale veronese: in caso di ennesima vittoria in terra emiliana, guardare in alto per Veloso e compagni non sarebbe più un pensiero utopistico.
Ha dell’incredibile quanto successo ieri pomeriggio al «Gavagnin-Nocini» di Borgo Venezia. Al settantottesimo minuto di gioco, con il parziale di 0-1 in favore del Gubbio, il direttore di gara Catanoso (sezione di Reggio Calabria) si è accasciato al suolo a causa di un infortunio alla caviglia. L’arbitro, da regolamento, vista l’impossibilità di deambulazione e l’assenza del quarto uomo in Lega Pro, ha così decretato la sospensione del match: con tutta probabilità gli ultimi dodici giri d’orologio più recupero verranno recuperati la prima settimana di febbraio. La prima giornata del girone di ritorno possederà dunque un finale inedito che, tabellino alla mano, potrebbe favorire i Fresco Boys, chiamati a colmare lo svantaggio davanti al tifo amico. Nel mentre per il collettivo virtussino è in programma la trasferta di sabato prossimo sul campo del Cesena.