La costante è il cambiamento. Se ci guardiamo attorno ci accorgiamo come ogni cosa sia in continua evoluzione e, insieme a ciò che ci circonda, anche noi mutiamo senza sosta. La storia di Laura Reani, ala veronese classe 1996 in forza all’Ecodent Point Alpo, è indissolubilmente legata al tema del «divenire».
Laura nasce cestisticamente nel Buster Basket Verona, crescendo e sviluppando le proprie doti nel Famila Schio. A ventun anni vuole dare una scossa alla sua carriera e decide di accasarsi a La Spezia, conquistando subito la promozione nella Massima Serie. Quella del 2016 è per lei un’annata aurea: oltre all’approdo in A1 con la compagine ligure, l’ala legittima con la selezione Azzurra Under 20 una prestigiosissima medaglia d’argento agli Europei di Matosinhos in Portogallo.
Conclusasi la rassegna continentale, Laura accetta la proposta dell’Alpo Basket vivendo una stagione da protagonista, prima di trascorrere un biennio estremamente positivo e formativo in quel di Campobasso. Lo scorso giugno poi è arrivata una chiamata che era impossibile declinare: «Sono tornata all’Alpo in primis per la società – spiega Reani – ricevuta l’offerta non avuto dubbi nel dire di “sì”: qui mi sento veramente a casa sotto ogni punto di vista. Cosa rende speciale questo ambiente? La dirigenza ti fa sentire parte di una grande famiglia, in quanto mette i valori umani davanti ad ogni aspetto del gioco. Il confronto continuo tra le parti è inoltre un altro punto di forza non scontato: il direttivo e lo staff tecnico accettano e prendono in considerazione i pensieri di tutte le giocatrici, una propensione che non è propria di altre società».

Riavvolgendo il nastro della sua storia sportiva, Laura non ha dubbi nell’indicarne il momento topico: «Il primo anno a La Spezia resterà uno dei ricordi più importanti presenti dentro di me – prosegue – abbiamo posto in essere una grandissima cavalcata, culminata con l’approdo nel massimo palcoscenico nazionale. Quell’estate poi ho preso parte agli Europei Under 20, storica kermesse per il nostro Tricolore in quanto abbiamo conquistato il secondo posto, mancando di un soffio il gradino più alto del podio. Ho vissuto delle emozioni indelebili».
Anima e corpo di Laura sono rivolti ora ad una volata finale con il suo Alpo che si preannuncia al cardiopalmo. «Fino a qui come collettivo abbiamo fatto bene – aggiunge – la squadra la scorsa estate è stata rivoluzionata pressoché in toto, quindi era normare un periodo iniziale di assestamento per affinare i meccanismi tra delle ragazze che di fatto non si conoscevano. Ora siamo concentrate sulla Coppa Italia, anche se in virtù delle recenti problematiche note a tutti non sappiamo ancora se scenderemo in campo. Ad ogni modo questa è una competizione in cui ci si gioca sempre il tutto per tutto, motivo per cui non sono tollerati passi falsi».

Il regolamento, infine, prevede una veste inedita che conferisce rinnovato interesse ai prossimi play-off. «La novità è che tutta la fase finale si disputerà al meglio delle tre gare – chiude – e si sa che sulle tre partite vince sempre il collettivo più forte. Accederà in A1 dunque la realtà che si dimostrerà più meritevole. Non voglio sbilanciarmi, quindi lasciamo che il tempo faccia il suo corso: solo il campo dirà chi siamo veramente».