Il Tribunale di Verona intima lo stop al nome ChievoVigasio

Dopo la presentazione ieri al Bottagisio, i curatori fallimentari dell'ex società A.C. ChievoVerona frenano le velleità della società nata per volere dell'ex patron Luca Campedelli e del presidente del Vigasio Cristian Zaffani.

Luca Campedelli
Luca Campedelli

Nemmeno il tempo di brindare al nuovo sodalizio con il presidente del Vigasio Cristian Zaffani, celebrato ieri con una conferenza stampa che si è tenuta al Bottagisio, che Luca Campedelli torna al centro delle cronache giudiziarie. E’ di oggi una nota emessa dai Curatori del Fallimento della A.C. Chievo Verona S.r.l., Renzo Panozzo e Luca Toninelli, che intimano all’ex patron del Chievo di fare un passo indietro sull’utilizzo del nome e non solo.

Riportiamo di seguito il testo completo con tutti i punti evidenziati e contestati.

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La nota dei curatori fallimentari

  • Viste le notizie pubblicate negli ultimi giorni dagli organi di stampa circa la presunta esistenza di una società sportiva a nome ChievoVigasio;
  • visto l’articolo pubblicato su L’Arena l’8 giugno 2023 dal titolo “ChievoVigasio, grandi idee “Serie C, stiamo arrivando””;
  • visto l’articolo pubblicato sul Corriere di Verona a titolo “Campedelli a Vigasio, la nuova avventura e la sfida a Pellissier”;
  • vista la conferenza stampa apparsa su Telenuovo e su altri siti internet;
  • viste le dichiarazioni del presidente del Vigasio: “Abbiamo unito due società importanti di Verona, il Chievo lo vedo solo legato alla famiglia Campedelli, l’unione di queste importanti società ha portato all’unione del logo”;

i sottoscritti Curatori del Fallimento della A.C. Chievo Verona S.r.l., dichiarato con sentenza del Tribunale di Verona n. 82/2022 RF del 24 giugno 2022, per fare chiarezza, ancora una volta ritengono doveroso premettere anzitutto che:

a) il fallimento è proprietario della matricola, ancora in essere grazie all’esercizio provvisorio, e dei marchi registrati “Chievo” e “Chievo Verona”;

b) detti assets sono stati oggetto di perizia da parte di un esperto nominato dal Tribunale di Verona;

c) è aperto il bando di vendita degli stessi, con scadenza di presentazione delle offerte al 23.06.2023, ore 12.00;

d) la procedura concorsuale ha il preciso scopo di liquidare al meglio gli assets societari al fine di assicurare il miglior soddisfacimento dei creditori, ponendo in essere qualsivoglia azione ritenuta necessaria o utile allo scopo; è quindi preciso obbligo dei Curatori salvaguardare gli assets sportivi e la valorizzazione di un marchio che ha sempre contraddistinto la celebre e rinomata squadra ai fini della vendita del ramo d’azienda sportiva al miglior offerente tramite le procedure competitive previste dalla legge e già attivate;

e) il centro “Bottagisio” è di proprietà di una società controllata della fallita;

f) ogni attività riguardante la gestione e la liquidazione degli assets patrimoniali, sportivi e non, del Chievo Verona e delle sue controllate è rimessa in via esclusiva agli organi della procedura ed ai Curatori, con la conseguenza che non è neppure solo ipotizzabile l’utilizzo di assets della società Chievo Verona, ivi compresi il marchio, la matricola, l’avviamento ecc., e delle sue controllate, senza l’autorizzazione del Tribunale;

tutto ciò premesso, anche a smentita di quanto riportato dagli organi di informazione e della presentazione della società ChievoVigasio, i sottoscritti Curatori fanno presente che:

1) E’ in corso la procedura di vendita dei marchi della fallita;

2) Nessun soggetto è autorizzato all’uso di marchi, di simboli che richiamano la squadra, di allusioni di continuità dell’attività della fallita che sta ancora operando e, comunque di assets appartenenti alla stessa;

3) gli organi della procedura si sono già attivati per difendere la proprietà della fallita in ogni sua forma, riservandosi di agire in tutte le sedi competenti per il perseguimento di eventuali condotte illecite, in quanto violative di marchio, di concorrenza sleale sotto vari profili, distrattive, di turbativa d’asta e per la tutela di tutti i diritti della fallita, della massa dei creditori e di eventuali futuri aggiudicatari del ramo d’azienda di cui al bando in essere.

I Curatori

Dott. Renzo Panozzo Avv. Luca Toninelli

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