“Non è solo musica, il jazz. È anche un modo di stare nel mondo e un modo di stare con gli altri”. (Wynton Marsalis)
Paolo Girardi, musicista della Big Band Ritmo Sinfonica, riconsegna non soltanto la storia remota del progetto ma anche l’importanza del jazz come genere musicale che, più di altri, è attuale e vicino alle persone.
«La Big Band ha origini davvero antiche; nata nel 1797 come banda della città di Verona, ha avuto a partire dal 1975 la sua vera trasformazione, grazie al maestro trombettista Marco Pezzotta, che ha specializzato il repertorio da classico popolare a jazz». Una scelta inedita e audace, se si pensa che all’epoca le mura veronesi non ospitavano altre realtà jazz, e che così proponendosi la Band ha riportato questo genere alle sue umili origini popolari, sfatandone la fama di musica esclusiva e di nicchia.
Un’onda swing che non si è chiusa alle porte cittadine: la Band ha suonato per diversi eventi in tutta Italia, collaborando con noti artisti del panorama internazionale.
«Il nostro proposito è l’istituzione di un gruppo unito da un repertorio eclettico e originale. La Big Band si pone non solo come luogo artistico di esecuzione ma anche come punto d’aggregazione per la società e la didattica. Collaboriamo con diverse scuole di Verona nello sviluppo di proposte musicali di vario tipo per le nuove generazioni. L’intento di diffondere la musica tra i ragazzi si è concretizzato nella nostra Ritmosinfonik Jazz Lab, orchestra giovanile che speriamo possa essere una vera e propria fucina anche per i prossimi strumentisti»
I “mesi del Covid” sono risultati molto difficili, soprattuto per un gruppo abituato a provare ogni settimana in spazi che non rispondevano alle normative vigenti per la prevenzione del virus. Questo non ha arrestato l’attività della Big Band, che non solo è riuscita a trovare nuovi punti per riunirsi ma è anche ad eseguire per il 2020 l’usuale Concerto di Natale, presso il Teatro Camploy, registrato e trasmesso via streaming.

Al lavoro per i progetti 2021
«La peculiarità del nostro gruppo è l’esibire molteplici repertori, che partono sì dalla tradizione afro-americana ma che spaziano al musical, alla musica etnica e, quest’anno in particolare, vorremo anche toccare le sponde del Rock».
Marco Pasetto, direttore della Big Band Ritmo Sinfonica, anticipa quello che sarà protagonista del Concerto natalizio 2021: «ruoteremo attorno a Franz Zappa, artista che ha toccato la Musica nella sua totalità. L’intento è complesso ma credo che la nostra formazione, non tipica da big band ma di un totale di 40 strumenti divisi tra fiati e percussioni, ci consentirà di presentare questo “Natale con Zappa“. Avremo anche ospiti di spessore che accompagneranno il viaggio nella storia artistica del grande musicista».
Oltre ciò, in preparazione è la nuova edizione della Città del Jazz, evento partecipato da professionisti ma specialmente dai giovani: «coinvolgeremo gli allievi delle classi jazz dei conservatori di Verona, Bologna e Brescia, che si cimenteranno in set di improvvisazione e avranno occasione di mettere in gioco la propria creatività».
Per seguire tutti gli appuntamenti visitate il loro sito internet www.bigband.vr.it.