Successo in Gran Guardia per il sesto TEDx Verona

Secondo giorno per TEDxVerona, oggi dedicato agli speakers. Sala colma di persone e aria frizzante in questa giornata, dopo l'intensa giornata di ieri dedicata ai laboratori.

TEDxVerona domenica
La foto di gruppo dell'edizione 2023 di TEDx Verona

Una sala colma di persone, l’atmosfera frizzante e piena di curiosità. Il TEDx torna a Verona dopo il Covid e lo fa in grande, con ospiti d’eccezione e storie capaci di far emozionare e riflettere. Dopo l’intensa giornata di ieri, dedicata ai laboratori, oggi è il turno dei dodici speaker che, alternandosi sul palco, riportano testimonianze ed esperienze dirette.

Interessante la testimonianza del giornalista iraniano Maziar Bahari, che ha parlato dei citizen journalists e di diritti civili. Emozionante lo speech di Maurizio Galimberti, fotografo comasco di fama internazionale. Ma sono numerosi gli interventi che hanno attirato numerosissime persone, registrando il sold out nella sala conferenze e nella sala cinematografica.

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La giornata

Il tema di questa sesta edizione YES – what’s your question? è stato ampliamento approfondito dai 12 speaker che oggi sono saliti sul palco dell’Auditorium della Gran Guardia. Ad ascoltarli quasi 1.000 persone tra quelle fisicamente in sala e quelle in collegamento video dalla Sala convegni della Gran Guardia.

Andando in ordine di scaletta, dopo la presentazione ufficiale è salito sul palco Gianluca Gazzoli, speaker radiofonico, conduttore televisivo, videomaker e content creator che ha parlato della condivisione positiva, raccontando la sua personale esperienza, per cui ha condiviso solo recentemente con tutti il fatto che da quando ha 15 anni ha un defibrillatore sottopelle.

Ha proseguito la conference Carlo Carraro, professore ordinario di Economia Ambientale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, di cui è stato il Rettore dal 2009 al 2014 e vice presidente dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), l’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di cambiamenti climatici. Il professore emerito ha messo in luce come “efficienza energetica, elettrificazione ed energie rinnovabili siano i tre pilastri della transizione ecologica, necessaria perché il clima è già cambiato e siccome siamo la causa del problema, possiamo esserne anche la soluzione”.

Con il talk successivo si è passati a parlare di intelligenza artificiale con l’eticista Giada Pistilli che si occupa della redazione di codici etici in ambito aziendale e accademico, lavorando in ambito interdisciplinare tra policy, diritto e filosofia. Giada ha sottolineato come “è importante rimettere l’essere umano al centro perché il valore strumentale dei modelli di AI capaci di interagire con noi è dirsi che sono le macchine a rapportarsi a noi e non viceversa”.

Dall’intelligenza artificiale si è passati a una storia di vita vissuta con Maurizio Galimberti, il fotografo famoso per gli iconici mosaici realizzati in Polaroid che ci ha raccontato moltissimi aneddoti della sua carriera, ha spiegato quale è stata l’ispirazione per la sua tecnica, sottolineando come “la vita è fatta di imperfezioni, la fotografia quindi non deve essere perfetta”.

Ha chiuso la mattinata Gabriele Greco, fisico classe 1991 che ha incentrato i suoi studi di ricerca sui ragni e sulla produzione della loro seta, perfetta per lo sviluppo di nuove tecnologie in diversi campi: “La seta offre opportunità per sviluppare soluzioni ecosostenibili per l’industria tessile, ma è anche ottima per sviluppare l’ingegneria biomedicale. Questa è una delle ricerche più grandi: cercare di produrre seta di ragni artificiale con le stesse proprietà della seta di origine naturale”.

Subito dopo la pausa pranzo, momento dedicato al networking tra i partecipanti, è salita sul palco Emma Nolde, cantautrice toscana classe 2000 che ha fatto un talk/concerto ricordandoci l’importanza dei tempi vuoti e dell’essere normale: “Ho 22 anni e scrivo canzoni. Pensiamo che gli obiettivi siano la cosa più importante da raggiungere ma questo ci impedisce di annoiarci e capire chi siamo”.

Dopo questa performance live si è parlato inglese con Maziar Bahari, giornalista iraniano-canadese, regista e attivista per i diritti umani fondatore di IranWire: “il giornalismo partecipativo che incoraggia i cittadini ad osservare gli eventi come atto di progresso sociale ha rimpiazzato i giornalisti professionisti forzati ad andare in esilio. In Iran, come giornalista puoi venire arrestato anche per la minima accusa — ecco perché abbiamo fondato Iranwire, sia per condividere informazioni che per fare in modo che i citizen journalist possano imparare dai giornalisti professionisti iraniani in esilio forzato”.

A seguire Anghela Alò, creative director specializzata in cerimonie olimpiche, grandi spettacoli ed eventi world wide. “Le cerimonie hanno questa responsabilità: leggere i dati del presente, ribadire quanto sia importante, fotografare il momento storico, che sia bello o emotivo”.

Ernesto Maria Ruffini, avvocato tributarista direttore dell’Agenzia delle Entrate che ha portato un forte impulso digitale al fisco italiano ha dato la sua personale visione dei percorsi professionali e personali, partendo dai curriculum. “In qualunque scelta si faccia nella vita, si può incidere in positivo o in negativo nella nostra vita o in quella degli altri. Il punto è riconoscere quando si guarda il cv della nostra vita, che ci troviamo in quel punto grazie a qualcuno che ci ha portato lì. Si può scegliere di essere degli spettatori, dei passeggeri e guardare il mondo che scorre, oppure mettersi alla guida e indirizzare la nostra vita e quella degli altri”.

La scaletta è proseguita con Davide Cervellin analytics leader, nominato per tre anni consecutivi una delle 100 persone più influenti nel Data Driven business e autore del podcast Office of Cards dedicato al mondo del lavoro. Oggi però ha parlato come la relazione tra successo e felicità sia circolare, concludendo dicendo “la morale: per 36 anni ho cercato la felicità e il successo dentro di me e l’ho trovato quando ho girato la telecamera e l’ho girata verso le altre persone”.

Con Patrizia Basso, professore ordinario di Archeologia classica all’Università di Verona che con il progetto di ricerca “In Veronensium mensa. Food and wine in ancient Verona” studia quali cibi e bevande si siano alternati sulle tavole dei veronesi nei secoli. Ha parlato del suo lavoro “studio le cose per cercare di ricostruire la vita degli uomini: ascoltare la vita delle cose ci abitua ad ascoltare anche le persone. Le cose parlano moltissimo di noi: vivere la storia permette di riflettere anche su noi stessi e capire la vita degli altri”.

A conclusione di giornata sono saliti sul palco il gruppo di acrobati tanzanesi Cores da Bahia, una ventata di energia positiva per contaminare il pubblico con entusiasmo e vitalità.

TEDxVerona domenica
Francesco Magagnino, presidente TEDx Verona

Una giornata in cui il payoff di TED “idee che meritano di essere diffuse” è stato reso a pieno, con una grande varietà di visioni e di aperture verso il futuro, verso la società, verso le persone che la compongono.

L’appuntamento per Verona, ora, è a novembre, quando 400 organizzatori di TEDx, gli eventi collaterali che si svolgono in maniera automa nelle varie città, sono stati invitati a Verona per un summit mondiale.

«Un grazie per la riuscita dell’evento – conclude Francesco Magagnino, presidente di TEDxVerona – va ancora una volta a tutti i nostri partner, senza i quali non potremmo essere qui, al team organizzativo, formato da 35 professionisti volontari che mettono il loro know-how a servizio dell’evento e ai 100 volontari che ci hanno aiutato in questi due giorni in Gran Guardia. La community TEDxVerona è una rete nella nostra città, a cui tutti possono unirsi».

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