Cantine de l’Arena, i tre concerti di fine mese

Per la serata jazz di martedì 28 gennaio, alle 21.30, un grande tributo a Wayne Shorter con l’Uneven Shorter Quartet di Luca Mannutza. Venerdì 31 gennaio, alle 22, la musica di Pino Daniele nell’interpretazione magistrale di PDEX. Domenica 2 febbraio, alle 19, atmosfera swing stile Parigi anni ’50 con Saint Germain Swing 4et.

Martedì 28 gennaio, alle 21.30, in programma un grande tributo a Wayne Shorter, gigante del jazz moderno. Protagonista l’Uneven Shorter Quartet di Luca Mannutza con Lorenzo Tucci alla batteria, Paolo Recchia alsax e Daniele Sorrentino al contrabbasso. Una rielaborazione della musica di Shorter tra fedeltà delle scritture originali e reinterpretazione. Il tutto a cura del pianista Luca Mannutza, che ha realizzato appositamente per questo progetto un repertorio rivisitato di suoi brani classici.

Venerdì 31 gennaio, alle 22, sarà la volta di “Emozioni in Note”, serata tributo a Pino Daniele. PDEX è uno straordinario progetto attraverso il quale viene interpretata la musica del cantautore napoletano Pino Daniele, ripercorrendone la storia artistica e musicale, in un’esperienza unica nel suo genere. Attraverso un lavoro di ricerca sui tour del cantautore, il gruppo cerca di interpretare, secondo la propria sensibilità, i capolavori lasciati dall’artista. Come Pino proponeva i suoi live in modo sempre diverso, così Raffaele Buglione  (piano e tastiere), Anthony Roccolano (chitarra e voce), Stefano Naclerio (sax), Fabrizio Zappamiglio (chitarra elettrica), Marco Mottola (basso) e Massimiliano Di Franco (batteria), a loro modo vogliono comunicare e trasmettere le stesse “emozioni in note”.

Domenica 2 febbraio, alle 19, a incantare il pubblico sarà lo swing della Parigi anni ’50 interpretato da Davide Veronese (voce e tromba), Marco Putinato  (sassofoni), Andrea Boschetti (chitarra, banjo), Beppe Pilotto (contrabbasso). Dal Ducato di Ellington ai Reami di Django, un itinerario a bordo di battelli sulla Senna, carrozze dell’Orient Express e aerostati spinti dalle note che hanno accompagnato gli anni più turbolenti, roboanti, innovativi e controversi del secolo scorso.