All’Arena di Verona, sabato 10 luglio alle ore 21 va in scena la quarta produzione del Festival 2021: La Traviata di Giuseppe Verdi. Si tratta della storia d’amore e sacrificio più celebre dell’Opera. La signora delle camelie rivive nella sua Parigi con un lieve spostamento d’epoca.
Sul palcoscenico areniano si alterneranno i cantanti più richiesti: Yoncheva, Garifullina, Grigolo, Pirgu, Piazzola, Petean, diretti da Francesco Ivan Ciampa. Durante il Festival verrà presentato il video che illustrerà le bellezze del territorio, proseguendo il percorso di fusione delle diverse arti sul palcoscenico areniano.
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Il nuovo allestimento colloca la vicenda de La Traviata in quella che fu l’età dell’oro di Parigi, che Verdi stesso visse e conobbe : una Belle Époque raffinata e floreale, in cui la metropoli è rappresentata dal prodigio tecnico della Torre Eiffel. Sul palcoscenico areniano si integrano scenografie digitali di impianto tradizionale con sorprese ed immagini ispirate al tardo Ottocento parigino.
La dichiarazione del sindaco Sboarina
«Proprio questa mattina ho potuto ringraziare il ministro Franceschini per il patrocinio al progetto che unisce ogni titolo del Festival alle più importanti istituzioni del Paese. Per la regione Veneto abbiamo pensato a un video speciale che ne omaggia le bellezze paesaggistiche, archeologiche ed artistiche. Godere di queste meraviglie sarà un potente veicolo di promozione nei confronti di un pubblico internazionale» ha spiegato Federico Sboarina, sindaco di Verona e presidente della Fondazione Arena.
L’Arena in collaborazione con gli Uffizi
Per portare in scena questo titolo, Fondazione Arena di Verona ha individuato come partner le Gallerie degli Uffizi, con il Patrocinio del Ministero della Cultura. Sul celeberrimo preludio, che in poche battute dipinge in suono la malattia e l’amore di Violetta.
«Per La Traviata le Gallerie ci sarà una scelta di immagini che racconta la figura femminile in tutte le sue declinazioni, spaziando dal Rinascimento al XIX Secolo. In questo ventaglio di meraviglie incontriamo la mitologica sensualità della Venere di Botticelli e della Flora di Tiziano, la perfezione della Velata di Raffaello, il vigore di sante ed eroine bibliche immortalato dai pittori Manieristi, fino ad arrivare all’intima grazia delle scene domestiche dei Macchiaioli e all’eleganza, quasi fotografica, dei ritratti di donne reali realizzati da Goya, Boldini e Corcos. Una concentrazione di bellezza e intensità emotiva che si sposa con la profondità dell’opera» ha dichiarato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.
La signora delle camelie di Alexander Dumas
Nel romanzo di Dumas, La signora delle camelie, Violetta Valéry muove i propri passi a ritmo di valzer in una Parigi luminosa che ne sfrutta la bellezza: alle feste mondane, dove cerca di nascondere la propria malattia mortale, conosce il giovane Alfredo Germont che si dichiara innamorato. La protagonista si ritira dal bel mondo per vivere finalmente la sua prima e unica storia d’amore autentica. Ma su questa donna già La Traviata incombe il giudizio morale della società, e del padre di Alfredo in particolare. Per il bene futuro del suo amato, Violetta sceglie la via della rinuncia: è solo l’inizio di un dramma di intense emozioni, tra segreti, gelosie, scontri e pentimenti.
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