Grande spettacolo ieri sera per la prima nazionale di “Titus, la dolorosissima tragedia di Tito Andronico”, andato in scena eccezionalmente nel giardino-lapidario del Museo Lapidario Maffeiano.
Otto le protagoniste femminili, guidate dal narratore Bob Marchese, che hanno raccontato, in commistione di teatro di figura e di persona, la tragica vicenda del generale romano Tito Andronico, vincitore dei Goti, dopo il suo ritorno a Roma. Una storia antica di crudeltà e orrore.
Una produzione dell’Estate Teatrale Veronese e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di New York, su regia di Piermario Vescovo, che andrà in scena fino a domenica 25 luglio.
«È un testo complesso perché c’è all’interno tutto il male del mondo, quindi speriamo sia catartico soprattutto per questo periodo difficile» spiega il regista. «Avevamo voglia di fare Shakespeare a Verona ed è capitata questa occasione e questo luogo, per un testo anche poco praticato»
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