La Messa di Gloria di Rossini per la prima volta al Filarmonico

Il maestro Ommassini dirige cinque solisti d’eccezione per una rara pagina tra Belcanto e spiritualità. Venerdì e sabato al Teatro Filarmonico di Verona orchestra e coro di Fondazione Arena.

Teatro Filarmonico - Foto Ennevi
Teatro Filarmonico. Foto Ennevi
New call-to-action

Scritta nel 1820 e col tempo eclissata dalle composizioni della maturità, la Messa di Gloria fu riscoperta solo nel bicentenario della nascita del Pesarese e da allora eseguita di rado con cast vocali di virtuosi di pregio. Così sarà per il concerto pasquale di Fondazione Arena, che venerdì 7 e sabato 8 aprile presenta la preziosa Messa al pubblico veronese per la prima volta, con i suoi complessi artistici e con cinque richiesti solisti di carriera internazionale. 

La Messa di Gloria, genere un tempo frequente, mette in musica solo le prime due parti dell’ordinario cattolico, Kyrie e Gloria: in questa forma fu commissionata a Rossini dall’Arciconfraternita di San Luigi a Napoli, dove fu direttore musicale del Teatro di San Carlo dal 1815 al ’22. In questi stessi anni il Pesarese scrisse ben diciotto opere diverse, comprese quelle destinate ad altri palcoscenici, e l’incarico (come sarebbe successo anche in età avanzata) lo mise alla prova con serio timore reverenziale, testimoniato dalla solenne fuga posta alla fine di undici numeri musicali riecheggianti pagine preesistenti o venture del Pesarese.

LEGGI ANCHE: Zaia sui migranti: «Scandaloso che certi chiudano le frontiere»

Ne sortì una composizione sacra di stile inconfondibilmente rossiniano, che alterna gli interventi corali con arie solistiche richiedenti qualità vocali e virtuosismi affini ai più celebrati brani d’opera. Se il soprano e il basso hanno ampi assoli, poi intrecciati col mezzosoprano, i tenori richiesti sono addirittura due e duettano già nel Christe eleison: organico e caratteristiche vocali ereditate dal cast della prima assoluta, che prevedeva i tenori Rubini e Ciccimarra, divi del Belcanto anche oltre i confini di Napoli.

LEGGI LE ULTIME NOTIZIE SU EVENTI, CULTURA E SPETTACOLI

Artisti apprezzati di oggi, non solo nel repertorio belcantistico, sono le cinque giovani voci che interverranno come solisti in questa attesa Messa di Gloria: il soprano valenciano Marina Monzó, specialista rossiniana già al Filarmonico per Il Viaggio a Reims, il tenore trevigiano Matteo Roma, già applaudito la scorsa stagione nella prima veronese de La Scala di seta, il basso georgiano Giorgi Manoshvili, al debutto nella città scaligera; dalla produzione di Werther di Massenet in scena in questi giorni provengono il mezzosoprano Chiara Tirotta, già applaudita a Verona anche in opere di Vivaldi e Mozart, e il protagonista Dmitry Korchak, poliedrico tenore prossimo al ritorno in Arena per il 100° Festival. Il Coro di Fondazione Arena preparato da Ulisse Trabacchin e l’Orchestra sono diretti dal maestro veneziano Francesco Ommassini, guida frequente sul podio del Teatro Filarmonico in particolare nell’esplorazione del repertorio operistico e sinfonico-vocale italiano tra ‘700 e ‘800.

Il 4° concerto sinfonico debutta venerdì 7 aprile alle 20 e replica sabato 8 aprile alle 17.00 È possibile acquistare biglietti singoli, abbonamenti e nuovi vantaggiosi mini-carnet da 3 o 6 serate a Teatro al link https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico

LEGGI ANCHE: Aeroporto Catullo, approvato l’aumento di capitale da 30 milioni di euro

Leggi il Verona Eventi

Scopri tutti gli eventi e spettacoli della settimana a Verona e provincia!
Esce il mercoledì

CLICCA QUI PER RICEVERLO GRATUITAMENTE INSIEME AL QUOTIDIANO DAILY!

Ricevi il Daily! È gratis

👉 VUOI RICEVERE OGNI SERA IL QUOTIDIANO MULTIMEDIALE VERONA DAILY?
👉 È GRATUITO!

CLICCA QUI

👉 SEGUI LE ISTRUZIONI
PER RICEVERLO VIA EMAIL O WHATSAPP
(se scegli WhatsApp ricorda di salvare il numero in rubrica)

OPPURE
👉 CLICCA QUI PER ISCRIVERTI AL CANALE TELEGRAM