Il Festival della Bellezza torna a Verona per una settimana

Federico Rampini, Umberto Galimberti, Vittorio Sgarbi, Guia Soncini e Stefano Massini si alterneranno sul palco del Teatro Romano di Verona dal 21 al 25 settembre, a conclusione del Festival della Bellezza. Tema di quest'edizione, “Miti e tabù. Personaggi e opere iconiche tra idee e simboli”.

Umberto Galimberti Festival della Bellezza Verona
Umberto Galimberti sarà sul palco del Teatro Romano di Verona giovedì 22 settembre

Il Festival della Bellezza torna a Verona per una settimana

Dopo un lungo itinerario estivo in prestigiosi luoghi d’arte italiani, il Festival della Bellezza torna alla sua sede tradizionale, il Teatro Romano di Verona, con cinque appuntamenti dal 21 al 25 settembre che vedranno protagonisti Federico Rampini, Umberto Galimberti, Vittorio Sgarbi, Guia Soncini, Stefano Massini. Gli eventi sono connessi al tema dell’edizione “Miti e tabù. Personaggi e opere iconiche tra idee e simboli”.

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Programma

21 settembre: Federico Rampini

Apre il 21 settembre (ore 21.15) Federico Rampini con la lectio Vecchi totem e nuovi tabù, una originale riflessione sulla tendenza conformista dell’Occidente contemporaneo impegnato in una ossessiva autocritica del proprio modello culturale.

22 settembre: Umberto Galimberti

Il 22 settembre (ore 21.15) Umberto Galimberti in Nietzsche e il tramonto dell’Occidente analizza l’origine e il compimento della metafisica occidentale da Platone a Nietzsche con la fondamentale incidenza sul nostro modo di pensare e di essere e l’approdo nichilista della società contemporanea.

23 settembre: Vittorio Sgarbi

Con riferimento a miti e tabù, Vittorio Sgarbi il 23 settembre (ore 21.15) racconta le personalità e le opere iconiche di Klimt e Schiele, in parallelo con quelle di Pasolini e Caravaggio.

25 settembre: Guia Soncini e Stefano Massini

Il 25 settembre alle 18.30 Guia Soncini con sagacia e cinismo ci riporta all’attualità con Miti, cliché e nevrosi nell’era dell’esibizionismo, un’indagine sulle mitologie ai tempi del pluriopinionismo seriale e dell’ostensione delle banalità, in cui solo l’ironia è in grado di disinnescare l’ipocrisia da copertina. A seguire, alle 21.15, Stefano Massini, in un monologo inedito, racconta l’immaginario dell’amore nella seconda metà del ‘900 con le sue icone cinematografiche, tra technicolor e censura, divi e fotogrammi: miti che infrangono tabù e creano modelli.

Poi il festival si sposterà a Mantova

Dopo questi appuntamenti al Teatro Romano, il Festival si sposta al Teatro Bibiena di Mantova: il 28 settembre (ore 21.00) Marco Ongaro propone una lezione-concerto su Serge Gainsbourg, poeta colto e anticonformista, artista maledetto della musica e della parola. Lo accompagnano Pepe Gasparini (contrabbasso), Marco Pasetto (clarinetto e sax), Jessica Grossule (voce e letture).

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