Quest’anno, in occasione del ventesimo anniversario della nascita dell’Accademia Mondiale della Poesia –nata il 23 giugno del 2001 – la città di Verona diventa magnifica cornice del “Premio Catullo” e della celebrazione del ventennale dell’Accademia.
Il Premio Catullo è stato consegnato dal Sindaco di Verona Avv. Federico Sboarina in Comune presso la Sala Arazzi il 16 ottobre alle ore 10 a Giovanni Dotoli (Università di Bari) e, virtualmente, a Hélène Dorion (poeta, dal Canada).
Istituito in occasione della celebrazione del X° anniversario dell’Accademia Mondiale della Poesia, il Premio Catullo ha come principali obiettivi educare i giovani alla poesia e promuovere la conoscenza degli studi classici presso le scuole; favorire una migliore conoscenza della poesia italiana all’estero; incoraggiare la diffusione della poesia internazionale in Italia.
«È un piacere festeggiare i vent’anni dell’Accademia qui a Verona, una città con una tradizione importante per la poesia e per la letteratura. Molti scrittori e poeti che hanno fatto la storia letteraria europea sono legati a Verona, penso a Shakespeare, Dante e Catullo, ma la nostra città città non è rimasta legata solo ai grandi del passato, attraverso l’Accademia mondiale si stanno coltivando anche le espressioni contemporanee. Un lavoro prezioso per un’arte veramente rara» ha detto il sindaco Sboarina prima di consegnare il premio Catullo a Giovanni Dotoli, prorettore vicario dell’Università di Bari, Grand Prix de l’Académie française, e ufficiale della Legion d’Onore, nonché autore prolifico.
«Questo premio mi onora al massimo e tocca le corde più profonde e più nobili del mio animo. Catullo, Gaius Valerius Catullus, è uno dei grandi poeti dell’umanità. Associare il mio umile nome e la mia piccola parola poetica alla sua, suscita in me la passione che fu sua, per la parola, per l’atto poetico, per il ruolo cruciale del poeta nel nostro essere al mondo. Abbiamo bisogno del mistero della poesia, per guardare il futuro. Memoria e presente, formulazione e senso pieno dell’esistenza, la poesia salva il mondo: è garanzia del rapporto dell’essere con l’universo. La poesia è l’inutile che si fa utile indispensabile, e rotta di salvezza. La città di Verona ha captato questo messaggio, con la fondazione dell’Accademia mondiale della poesia, le cui prospettive sono immense» ha detto il vincitore del Premio Catullo, Giovanni Dotoli.
«La pandemia ci ha fatto capire quanto la cultura sia vitale. Sarà la cultura la chiave della ripartenza, i musei, i cinema, i teatri, le biblioteche devono riaprire, bisogna tornare allo spettacolo dal vivo. La cultura è l’unico spazio di dialogo possibile, si parla infatti di diplomazia culturale. Il messaggio del Vice DG UNESCO per la Cultura Ottone Ramirez alla nostra Accademia in occasione della celebrazione del suo ventennale, va proprio in tal senso, l’UNESCO si impegna a sostenere la poesia e i poeti. Perché come dice Audre Lorde “La poesia non è un lusso. È una necessità vitale della nostra esistenza» ha dichiarato Laura Troisi, segretario generale dell’Accademia Mondiale della Poesia.
Sono arrivati anche i saluti del Vice DG UNESCO per la Cultura Ottone Ramirez e della poetessa premiata Hélène Dorion dal Canada: «Oggi più che mai la poesia di impegna a sostenere la poesia e tutti i poeti. Sono molto riconoscente per il lavoro svolto dall’Accademia mondiale della Poesia per promuovere questo tipo di arte vitale, creatrice di legami in particolare dopo la pandemia, che sappiamo ha duramente toccato tutti gli artisti» ha dichiarato Ramirez.
Nel pomeriggio dalle ore 16 sono iniziate le celebrazioni per il ventennale alla Biblioteca Capitolare di Verona condotto dalla giornalista e conduttrice televisiva Simonetta Chesini, in collaborazione con Alfonso de Filippis, attore e regista. Il Premio Nobel per la Letteratura 2020 Louise Gluck ha letto la poesia The Wild Iris “L’Iride Selvatica” introdotta dalla professoressa Barbara Carle, che ne ha curato anche la traduzione.
«Per una istituzione come la nostra che si dedica ad un’attività non mercantile in un mondo incancrenito dall’avvento della materialità, delle disuguaglianze e della violenza, raggiungere il traguardo dei vent’anni di esistenza è una sorta di scommessa incerta, una sfida ardita e un’avventura intellettuale e spirituale sempre nuova. Quando pensiamo al periodo eroico della fondazione della nostra Accademia ci pervade una patina di nostalgia quando ci ricordiamo di quelli che, fra i 60 poeti provenienti dai 5 continenti fondatori dell’Accademia, ci hanno lasciato. Ma questo velo di nostalgia si dissolve quando pensiamo al compito che ci aspetta: continuare ad essere i giardinieri dell’essere che noi riusciremo a mantenere questa promessa di cambiare il mondo, che noi gli impediremo di disfarsi» ha dichiarato Nadir M. Aziza tra i fondatori dell’Accademia.
«Di una cosa vado orgogliosa, ossia il coinvolgimento che siamo riusciti ad avere in questi anni di veramente tantissimi giovani: posso dire con orgoglio e con riconoscimento che i giovani sono sensibili alla poesia, sono pronti a mettere in campo i loro sentimenti e le loro visioni della vita e del futuro. Ciò ci conforta molto perché significa che il futuro, il futuro di tutti, può essere positivo, fattivo e di riconoscimento e condivisione dei valori fondanti della nostra società» ha detto la presidente Patrizia Martello.
Annunciata anche la nascita del Premio Zanzotto, nel centenario dalla nascita di Andrea Zanzotto, il grande poeta di Pieve di Soligo: “questo premio dovrebbe essere assegnato ogni anno a due vincitori, un poeta italiano e uno straniero che, come Zanzotto, abbiano lavorato per far conoscere il patrimonio culturale delle loro regioni, sviluppando un’aspirazione verso l’universale”.
Per l’occasione sono arrivati anche i saluti del presidente della Regione Veneto Luca Zaia che ha commentato: «Zanzotto è stato uno dei massimi esponenti della letteratura del Novecento. Una voce sincera che ha avuto uno sguardo di disincanto verso la realtà, ma di cui ha saputo cogliere ancora la bellezza, quella del suo territorio che tanta amava. La poesia è, quindi, un importante strumento di comunicazione, non elitario. E’ parte della nostra tradizione e identità che in Veneto ha avuto e avrà grandi e importanti portavoce».
Inoltre Paolo Lagazzi ha presentato un concorso di poesia ispirato a Dante, aperto a tutti gli adulti e agli alunni liceali italiani, esteso ai giovani di lingua italiana che seguono corsi presso Centri Culturali Italiani o Società Dante Alighieri in alcuni paesi stranieri (in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri).
Oltre a lei sono intervenute personalità del mondo poetico e culturale italiano e internazionale quali Barbara Carle (Università di Sacramento, USA), Paolo Lagazzi, scrittore e saggista, Guido Oldani, poeta di Milano, Daniela Marcheschi (Università di Lisbona, Portogallo), Amedeo Anelli, poeta di Codogno, Lino Angiuli, poeta di Monopoli, Ylar Ploom (Università di Tallin, Estonia) e Fabio Danelon (Università di Verona).
L’incontro ha previsto diversi omaggi: ai Fondatori dell’Accademia Mondiale della poesia Nadir M. Aziza, già direttore UNESCO per i programmi culturali e poeta, e Mario Luzi;a Dante, di cui quest’anno ricorre l’anniversario; ai Nobel italiani della letteratura Giosue Carducci, Salvatore Quasimodo e Eugenio Montale.
Nel corso della giornata è stato anche presentato ufficialmente il nuovo Comitato d’Onore dell’Accademia Mondiale della Poesia di cui faranno parte fra gli altri: Angelo Deiana, Presidente di Confassociazioni, Oscar di Montigny, autore e divulgatore internazionale, Arnoldo Mosca Mondadori, segretario generale della Fondazione Benedetta D’Intino, membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Federico Mayor, Presidente della Fondazione Cultura per la Pace (Madrid, Spagna) e il Principe Nicolas II del Montenegro.
Angelo Deiana è stato presente alla manifestazione mentre Oscar di Montigny ha inviato un video messaggio per l’occasione: «Per me e per Confassociazioni è straordinariamente importante partecipare alla XX Edizione della Giornata Mondiale della Poesia come membro del Comitato d’Onore. Oggi più che mai è necessario comprendere l’importanza della cultura anche nel mondo dell’economia. Perché in Italia con la cultura si vive e, dopo la pandemia, si dovrà investire in maniera importante per ritrovare tutte gli orizzonti culturali che l’Italia aveva e che dobbiamo assolutamente ritrovare. Per perseguire e ritrovare una leadership di lungo periodo che viene da uno straordinario passato, ma deve continuare ad alimentare un importante futuro per il nostro Paese, regalando un po’ del nostro tempo a quella sensibilità che la poesia genera in ognuno di noi» ha dichiarato Angelo Deiana.
Ad allietare il pomeriggio momenti di spettacolo con la partecipazione dei ballerini solisti Elisa Cipriani e Luca Condello, da anni collaboratori della Fondazione Arena di Verona.Alla Capitolare si sono potute ammirare anche le sculture di Piera Legnaghi, le opere di Giuliano Grittini, artista, fotografo di Alda Merini, e i libri di Tallone Editore.
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