«Con questo dato, che fotografa la situazione ad oggi, cala il sipario sulla triste vicenda delle terapie intensive». E’ il commento di Luca Zaia che questa mattina, nel presentare il bollettino dell’emergenza coronavirus, si è soffermato sul dato delle terapie intensive che in questo momento sono 15, in Veneto, e nessuno dei 15 pazienti è positivo al Covid-19, si sono già tutti negativizzati.
«Un dato importante che chiude un triste capitolo di questa vicenda – ha proseguito il governatore – ma attenzione che il virus, seppur con una virulenza molto bassa, siamo sotto l’1 per mille, c’è ancora. Non è detto che questo dato possa cambiare, raccomando sempre l’uso della mascherina e il distanziamento».
«Proprio per non abbassare la guardia ricordo che il Coronavirus nella nostra regione si porta dietro quasi 2000 morti (1961, ndr), 19 mila positivi e 6500 guariti, quest ultimi saranno tra l’altro i primi a contribuire, in modo volontario, alla banca del plasma donando i 650 grammi di plasma iperimmune per le cure con la plasmaferesi».
Luca Zaia, cambiando argomento, ha parlato anche di economia e in particolare della fiera di Verona che fino a questo momento «ha perso il 60 per cento del fatturato, circa 700 milioni di affari andati in fumo per il territorio, e se non ci saranno le linee guida per riaprire, nonostante la bella notizia di ieri data dall’ente fieristico scaligero, entro la fine dell’anno si pensa a un ammanco che sfiorerà il 90 per cento».
«Le fiere in italia generano un indotto di circa 7 miliardi di euro, con un fatturato di 700 milioni di euro, anche questo settore deve avere certezze e deve essere sostenuto. E’ in corso un dialogo aperto tra le regioni, governo e Cassa Depositi prestiti per trovare delle soluzioni».