Zaia: «La dad è una decisione prudente, non politica»

La decisione del Governatore Zaia di chiudere le aule delle scuole superiori a favore della didattica a distanza per tutto il mese di gennaio ha generato non poche reazioni di dissenso. Il Presidente del Veneto, ieri in conferenza stampa, ha affermato che la scelta è stata dettata dalla prudenza, non da ideologie politiche.

Foto ANSA.

A seguito dell’ordinanza del Governatore del Veneto Zaia, che dispone la didattica a distanza per le scuole superiori al 100% fino al 31 gennaio, sono state molte le voci che hanno espresso il loro dissenso verso questa scelta, che è stata definita dal Presidente durante la conferenza stampa d ieri «prudente, non politica».

LA SINTESI DELLA CONFERENZA STAMPA DEL 5 GENNAIO DEL PRESIDENTE ZAIA

«Le indicazioni scientifiche ci suggeriscono di agire così – aveva detto ieri Zaia – a quasi 200mila tra ragazzi e insegnanti delle scuole superiori chiediamo un sacrificio, ma è per il bene della collettività. I ragazzi non hanno colpa né sono il capro espiatorio, ma bisogna evitare qualunque aggregazione. Per me è un fallimento, la scuola è il nostro futuro e pensiamo che non dovrebbe essere appesa al wifi, ma la situazione – ha sottolineato – è pesante». Per Zaia non sono i trasporti il problema, cu sui nei giorni scorsi si erano anche fissati i protocolli con i Prefetti e le autorità scolastiche: «Il vero tema – ha sotenuto oggi – è l’aula. Lasciare in un ambiente confinato 10-15 persone per cinque ore è veicolo di contagio. Vedo comunque che anche altre regioni stanno provvedendo, ma non è un sfida, tifo perché questa scuola si apra».

Il sindacato scaligero ha commentato con sarcasmo la situazione che si è creata su riaperture e sui trasporti; Beatrice Pellegrini, segretaria provinciale Flc Cgil Scuola, ha scritto in una nota: ««L’ordinanza del governatore Zaia che provvede a far slittare in avanti il “lockdown” per le scuole secondarie superiori fino al 31 gennaio è tardiva e ambigua: nei giorni scorsi è stato fatto un grande sforzo di coordinamento tra prefettura di Verona, ufficio scolastico regionale, provinciale e ATV per il piano di raccordo tra orario di inizio e termine attività didattiche e orario di servizio trasporto. Le incertezze sulla ripartenza delle scuole erano ampiamente prevedibili».

LA CRITICA DELLA CGIL: Scuola, CGIL: «Decisione tardiva e ambigua di Zaia»

Contrari anche gli esponenti di Italia Viva e Traguardi: l’ex consigliera regionale Orietta Salemi, ora responsabile Formazione, Cultura e Spettacolo di Italia Viva Verona, accusa il Presidente Zaia di non aver gestito la scuola in tempi non sospetti. Alle critiche si aggiungono le voci di Tommaso Ferrari e di Caterina Bortolaso. «La nostra posizione, anche rispetto alle titubanze e ritardi del governo nazionale, è cristallina – ha detto Salemi – stiamo privando una intera generazione di qualità di relazioni, apprendimento e opportunità che necessitano della presenza in classe e delle relazioni interpersonali che l’ambiente scuola offre nel suo prezioso e fondamentale pacchetto». «Il sindaco Sboarina plaude alla scelta di Zaia – prosegue Tommaso Ferrari – ma secondo il movimento civico Traguardi a livello locale non c’è stata alcuna politica per garantire un servizio di trasporti efficiente e sicuro».

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Famiglia è Futuro si unisce alle critiche nei confronti della decisione della Regione: «È necessario ridefinire le priorità, rivedendo del tutto le scelte che ricadono sulle generazioni che in futuro dovranno occuparsi della ricostruzione di questo paese» così Filippo Grigolini, presidente di Famiglia è Futuro. 

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