Il governatore Zaia, dopo l’aggiornamento quotidiano dei contagi nella regione Veneto, ha espresso soddisfazione per l’incontro avvenuto ieri con il governo e gli altri presidenti di Regione.
«Ieri è stata una giornata campale. Il dato che abbiamo è incoraggiante: da quel famoso 10 aprile, la fine del lockdown, sono passati 36 giorni e tutti gli indicatori sono sempre stati in calo. – ha spiegato il governatore – Il 4 maggio, data della quasi totale apertura, abbiamo continuiamo a calare. Alla luce di tutto questo vogliamo fare un passo in più. Ringrazio il lavoro fatto con i colleghi».
«La regione ha portato in dote le sue schede perchè l’eccesso di zelo delle linee guida Inail rischiavano di mandarci in un burrone. – ha detto Zaia – Ieri sera si è trovata una soluzione: il Governo ha detto che le Regioni hanno fatto un bel percorso e la riunione si è chiusa dicendo che le linee guida delle Regioni fanno giurisprudenza. La nostra ordinanza, che è estensiva rispetto a quella del governo, è autonomia reale se ci pensate. Oggi noi siamo pronti e diamo le linee guida».
«Per quanto riguarda la ristorazione: – ha spiegato Zaia – potrà essere rilevata la temperatura; è necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti; privilegiare l’accesso tramite prenotazione; la separazione tra i clienti deve essere di un metro; privilegiare gli spazi esterni; la consumazione al banco è consentita solo se può essere garantita la distanza interpersonale di un metro; vietati i buffet; il personale di servizio a contatto con i clienti dovrà indossare le mascherine e usare frequentemente l’igienizzanti per le mani».
Il presidente del Veneto ha poi chiarito: «L’emergenza non è finita. Questo è un atto di fiducia che facciamo. I veneti devono fissarsi in testa una cosa: passiamo la responsabilità dall’ospedale al cittadino. Se il cittadino non rispetta le regole la responsabilità passa all’ospedale. Per colpa di qualcuno si potrebbe tornare a chiudere tutto. Invochiamo diritti, senso di comunità, responsabilità, ma è possibile che non riusciamo a dimostrare civiltà indossando una mascherina? Con la prossima ordinanza vogliamo dare questo senso di responsabilità fino in fondo. Questa rischia di essere una roulette russa. Ci vuole l’aiuto di tutti».