Il prefetto di Verona Donato Cafagna e il sindaco Damiano Tommasi hanno firmato questa mattina il protocollo “Controllo del vicinato”. Si tratta di uno strumento utile – come sottolineato dal prefetto – finalizzato a stimolare la partecipazione attiva della cittadinanza sui temi della sicurezza urbana, strutturando un canale di ascolto diretto e semplificato verso il Comune, la Polizia locale e le Forze di polizia.
Presenti questa mattina in prefettura anche il questore Ivana Petricca, del colonnello Francesco Novi, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, del colonnello Vittorio Francavilla, comandante provinciale della Guardia di finanza, e di Stefania Zivelonghi, assessore alla sicurezza del comune di Verona.
Attori del progetto sono i gruppi di vicinato, cellule spontanee di cittadini, che svolgeranno un’azione di mera osservazione di fenomeni non immediatamente riconducibili ad un’attività criminale, ma capaci di incidere sulla complessiva qualità della vita dei quartieri. I coordinatori dei gruppi, che verranno adeguatamente qualificati e formati, inoltreranno le segnalazioni alle Forze di Polizia statali e locali.
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Dal patrimonio informativo così raccolto potranno scaturire iniziative istituzionali diversificate a seconda della natura delle situazioni: opere di miglioramento e riqualificazione urbana, azioni di sostegno da parte dei servizi sociali comunali rispetto a casi di marginalità o disagio sociale, interventi mirati della Polizia locale o delle Forze di polizia nei casi di illegalità o di effettivo pericolo per la sicurezza e l’incolumità pubblica, con il coordinamento del prefetto in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Fatti immediati ed urgenti, attinenti alla sicurezza e l’incolumità delle persone ovvero attività delittuose, continueranno a dover essere segnalate ai numeri di emergenza delle Forze dell’Ordine (112, 113 o, in caso di reati finanziari, il 117), e in nessun caso i cittadini coinvolti potranno intraprendere iniziative personali ovvero qualunque forma, individuale o collettiva, di pattugliamento del territorio.
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In questo senso sono previsti momenti di informazione e formazione dei coordinatori dei gruppi di controllo di vicinato, organizzati a cura del Comune, con il contributo della Polizia locale e delle Forze di polizia.
«La percezione della sicurezza si alimenta e si rafforza anche attraverso modelli di prossimità che realizzano uno scambio bidirezionale di informazioni tra le Forze dell’ordine, la Polizia locale e i cittadini, che diventano in questo modo non solo percettori passivi di misure, ma promotori di iniziative in gradi di incidere positivamente sulla qualità della vita nel loro quartiere», ha concluso il prefetto.
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