Sono sempre più frequenti gli atti vandalici che quotidianamente colpiscono il territorio di Verona e provincia. Pochi giorni fa, a Lazise, nel cantiere del collettore, dei vandali hanno deturpato l’area di 500 mq del nuovo canneto: oltre duecento piantine appena messe a dimora sono state distrutte. Nei giorni scorsi, nella sede di AGS, un altro raid vandalico ha danneggiato sette mezzi. Soltanto il giorno prima, la preside della scuola media di Casaleone ha denunciato il danneggiamento a più riprese dell’orto, dei cancelletti d’ingresso, della casetta che contiene gli attrezzi e della staccionata dove si svolge il progetto “Orto in Condotta”.
Ma non solo atti vandalici verso ambiente e oggetti: a preoccupare in città sono anche i danni e le violenze alle persone fisiche. Per questo motivo ha preso il via all’inizio dell’anno il cosiddetto “Controllo di vicinato”, nato con l’intenzione di coinvolgere in prima linea i cittadini, che potranno riferire informazioni e criticità a un coordinatore formato e residente nell’area di controllo, che le segnalerà ai referenti locali di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia locale. E proprio ai cittadini, e lettori di Daily, lo scorso 20 febbraio avevamo chiesto un parere in merito a questo strumento: la maggior parte dei votanti lo riteneva uno strumento utile per garantire la sicurezza dei quartieri.

La situazione nel quartiere di Valdonega
Negli scorsi mesi, in particolare, il quartiere di Valdonega era stato al centro di alcuni episodi di vandalismo, ma anche inciviltà in generale. Traffico selvaggio e schiamazzi notturni erano stati al centro di una riunione di cittadini della zona la scorsa estate. La risposta delle forze dell’ordine non si è fatta attendere, con servizi di controllo intensificati fra Valdonega e Torricelle da parte di Polizia di Stato (5 denunce e 15 patenti ritirate a settembre) e Carabinieri (cento persone fermate e controllate a inizio ottobre).
Preoccupa lo spaccio
Giovedì notte, un pusher di appena diciotto anni è stato arrestato fuori da una discoteca di Borgo Venezia poiché aveva addosso due panetti di hashish, venti involucri di MDMA, 16 francobolli di LSD, un bilancino di precisione e 180 euro in contanti. Nel tardo pomeriggio di lunedì 20 marzo, invece, gli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Verona hanno arrestato un uomo colto in flagranza di detenzione ai fini di spaccio di complessivi 2174,85 grammi di hashish nonché 883,78 grammi di marijuana. Numerosi, inoltre, gli episodi di spaccio nelle aree delle stazioni Porta Nuova e Porta Vescovo.
Le opinioni della politica
«Verona è insicura – scriveva il consigliere regionale e comunale Alberto Bozza (Forza Italia) in merito all’aggressione con lo spray al peperoncino in un ristorante di Verona lo scorso 14 marzo –. È oggettiva la continua e crescente escalation di violenza e micro-criminalità da strada. Non passa giorno che non ci sia un fatto di cronaca: dalle frequenti aggressioni in centro, emerse anche anche in questi ultimi giorni, ai furti, allo spaccio, al degrado e agli atti vandalici nei quartieri. Ma c’è anche il quotidiano che passa sotto traccia».
Al riguardo il consigliere della settima circoscrizione Claudio Perbellini (Lista Tosi – Forza Italia) aveva segnalato inoltre che «il Porto San Pancrazio, nel percorso del Lazzaretto lungo l’Adige, è diventato luogo di sbandati e spacciatori, quando invece dovrebbe essere deputato a famiglie e bambini. Adesso che si apre la bella stagione credo sarebbe opportuno fare dei controlli per debellare il degrado».

L’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, afferma: «Sul fronte della prevenzione l’impegno dell’amministrazione è significativo, in collaborazione tra più assessorati, tra cui uno, del tutto nuovo e specificamente dedicato alle politiche giovanili, in coordinamento con le agenzie educative, le scuole, e la Camera Penale minorile. Ma stiamo lavorando anche su molti altri fronti, incluso quello del mantenimento dell’illuminazione urbana pur in un percorso di contenimento di consumi e spesa energetica», prosegue.
La suddivisione delle gang giovanili individuata dal centro di ricerca Transcrime

Come emerge dalla mappa sono due le gang più attive sul territorio veronese: la QBR (Quartiere Borgo Roma) e la USK. In particolare, la baby gang di Borgo Roma è finita negli ultimi mesi nel mirino delle forze dell’Ordine per numerosi furti, rapine ed estorsioni.
L’opinione della psicologa Ilenia Bozzola
Ai nostri microfoni, la psicologa Ilenia Bozzola aveva commentato questo fenomeno, in riferimento al pestaggio e furto di un monopattino elettrico. «Io credo che i giovani stiano utilizzando tantissimo i social, in un modo non funzionale. Anche il gesto aggressivo di rubare un monopattino diventa una spettacolarizzazione e un gesto che assume un significato nel momento in cui viene condiviso con i follower. È questo meccanismo che diventa disfunzionale e pericoloso. Il giovane va ad agire in maniera scorretta per guadagnare più amicizie, che spesso equivalgono a più follower».
Riguarda l’intervista
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