Proprio alla vigilia del Giorno della memoria circola a Verona un volantino fascista
Non è chiaro quante copie ne siano state diffuse, ma alcuni cittadini del quartiere di Borgo Trento hanno ricevuto nella cassetta della posta, pare nella giornata di ieri, un volantino inneggiante al fascismo, con tanto di immagine di Benito Mussolini a campeggiare sotto l’intitolazione “Arcobaleno nero – La prima palestra di fascismo a Verona“.
Il testo, nel quale riecheggiano certi toni e stili del ventennio fascista, si annuncia l’apertura di una “palestra di fascismo”, il cui «sbarco è imminente nel Quartiere Trento».
Il volantino non è firmato, né è rivelata la precisa posizione di questa presunta “palestra”.
Tempismo a orologeria, se si pensa che proprio domani sarà il Giorno della memoria, in ricordo delle vittime dell’Olocausto. Il 27 gennaio 1945 infatti l’Armata Rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz.
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Roberto Israel (associazione Figli della Shoah): «Aberrante. Va sommato a quanto accaduto a Livorno»

«Ho ricevuto stamattina l’informazione di questo volantino, ce l’ho proprio qui davanti» ha detto Roberto Israel, consigliere nazionale Associazione Figli della Shoah e referente per Verona, intervistato durante la trasmissione Verona Economia dal nostro direttore Matteo Scolari. «È aberrante, soprattutto nella forma che viene usata di descrivere attraverso frasi tristemente famose, pronunciate nei vari convegni e su incitamenti alla popolazione da parte del duce».
«È una cosa aberrante, dicevo, ma se viene scambiata come una ragazzata, come uno potrebbe pensare, beh, questo episodio va sommato a un altro evento, accaduto sempre in questi giorni, domenica scorsa, a Venturina, in provincia di Livorno.
«Due ragazzine di 15 anni hanno individuato un loro coetaneo di 12 anni nel parco e gli hanno urlato “tu devi stare zitto perché sei un ebreo”. Questo ragazzo, di famiglia ebraica, in questo momento è a casa in stato di choc, lo hanno anche strattonato, gli hanno sputato addosso. L’Unione Comunità Ebraiche Italiane ha istituito un forum dove ognuno può e mandare un messaggio di cordoglio a questo ragazzo. Non è noto, come giusto che sia, il suo nome, ma gli verrà recapitata tutta la del web solidarietà perché in questo momento, dal punto di vista morale, la situazione non è per nulla piacevole».
«Lo posso dire con certezza perché episodi di questo tipo sono capitati anche a me quando ero giovane. Le istituzioni devono subito prendere le distanze e condannare questi episodi come successo a Venturina, in primis con la denuncia da parte del sindaco locale».
Voci di denuncia anche dalla politica locale
«I toni, oltremisura cruenti, quindi tanto più inaccettabili, parlano di usare “i corpi come armi” e della necessità di far “sanguinare la società”» scrivono in una nota gli esponenti del Partito Democratico Maurizio Facincani e Luigi Ugoli (segretari provicniale e cittadino), e i consiglieri comunali Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani. «Si tratta di dichiarazioni allucinanti e allucinate, sulle quali ci risulta che le autorità giudiziarie e di polizia stiano già indagando».
«Ci auguriamo pertanto che i responsabili di questa propaganda, che è chiaramente apologia di fascismo, vengano individuati e perseguiti ai sensi di legge. Dal punto di vista politico, non possiamo che ribadire la necessità di una netta presa di posizione, da parte di tutte le istituzioni locali, a favore dei valori e delle prassi democratiche, contro i rigurgiti di fascismo e di intolleranza che da tempo scuotono il nostro territorio» dicono i dem.
«Sono questi atti, e non i giornalisti che li riportano o li indagano, ciò che mette in cattiva luce la città nei confronti del resto del Paese e del resto del mondo».
E il fatto che il Sindaco uscente Federico Sboarina non riesca ad ammettere che la città abbia un grosso problema con le influenze negative dei gruppi di estrema destra, non fa che peggiorare la situazione» è la stoccata al primo cittadino da parte degli esponenti del Pd.
Aggiungono da Traguardi il presidente del movimento civico Pietro Trincanato e il consigliere comunale Tommaso Ferrari: «I volantini distribuiti a Borgo Trento sono l’ennesimo tentativo da parte di pochi disperati nutriti di ignoranza di ottenere visibilità. Fortunatamente i veronesi sanno che questo fenomeno è minoritario. Di fronte a questa provocazione, che susciterebbe orrore anche se si trattasse di uno scherzo di pessimo gusto, l’unica risposta possibile è che la politica, compatta, faccia capire a questi personaggi che per loro, a Verona, non c’è spazio di cittadinanza».
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