Dopo l’ennesima denuncia sulla tematica accessibilità e concerti, l’attivista e giornalista, Valentina Tomirotti, che da anni porta avanti questa battaglia tanto da aver portato in tribunale Arena di Verona e Vivo Concerti, ha deciso di commentare quanto sta avvenendo sempre su questo tema.
«Il problema dell’accessibilità e dell’accoglienza in concerti, sia piccoli che enormi, ormai è noto a tutti, – spiega – ma di soluzioni nemmeno l’ombra: metodi discrezionali di acquisto dei biglietti, postazioni sbagliate che non permettono alcuna visuale, assenza di socialità con le altre persone e la lista sarebbe ancora lunga.
Non ultima la denuncia di Silvia Stoyanova, fan milanese di Taylor Swift che, con un video di 3 minuti ha raccontato che di non poter presenziare alla data di San Siro a luglio 2024 poiché tutti i biglietti per le persone con disabilità, sono stati bruciati in pochi minuti. Silvia ha fatto partire una raccolta firme su change.org di grande risposta.
Il video denuncia di Silvia Stoyanova
Le richieste di Valentina Tomirotti
«Benissimo la raccolta firme per catturare l’attenzione sul problema, ma qual è il vero passo operativo per portare una risoluzione al problema? Basta agire ad personam, ma portare soluzioni utili a risolvere a monte, coinvolgere la parte politica a dovere e perché no, denunciare nelle sedi competenti perché si creino precedenti. Servono tavoli competenti che mettano mano ad un vero Regolamento unitario in sede di eventi pubblici, non è possibile che la decisione sia in mano agli organizzatori».
È proprio quello che ha fatto Tomirotti contro Arena di Verona e VivoConcerti per il concerto di Coez che, grazie al supporto legale dell’Associazione Luca Coscioni con l’avvocato Gerardi, ha portato a casa la vittoria: entro fine anno verrà posizionata una pedana adeguata che permetterà la visuale alle persone con disabilità motoria, in tutta sicurezza e in un contesto non discriminatorio.
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«Capisco Silvia e so cos’ha provato, ma il mio consiglio è non fermarsi alla raccolta firme che, solitamente vengono bellamente ignorate, ma che denunci la situazione: quanto portato avanti da me e Sofia Righetti, ormai crea un precedente importante e utile per far cambiare le cose anche in altri luoghi».
Questi atteggiamenti hanno un nome: sono discriminazione e tale meccanismo va fermato subito.
«In Italia è stato istituito un Ministero per la disabilità: si facesse carico anche degli aspetti più ludici della vita delle persone con disabilità, perché tali eventi non vengano minimizzati: spesso i concerti o gli eventi sono l’unica forma di socializzazione per le persone. La Ministra Locatelli si deve attivare: siamo stanchi di avere trattamenti di serie B. Le persone con disabilità sono persone, soggetti politici e soggetti economici come chiunque altro».
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