Arriva la nota di risposta da parte dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona in merito al caso della dottoressa del Pronto soccorso di Borgo Roma, che avrebbe postato alcuni tweet in cui affermava di aver intenzionalmente ustionato un paziente in arresto cardiaco e di aver iniettato morfina a un tossicodipendente. La dottoressa, che già in passato aveva twittato foto delle cartelle dei pazienti anonimi sotto lo pseudonimo di “Comandante Diavolo”, è finita di nuovo nella bufera nei giorni scorsi.
«In riferimento alle notizie pubblicate nei giorni scorsi su quotidiani e testate online, – si legge nella nota dell’AOUI – l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, fatte le opportune verifiche e indagini interne, comunica: di aver sporto querela contro ignoti per diffamazione a mezzo stampa per tutelare l’immagine dell’Azienda e dei dipendenti; di aver appurato che la dottoressa oggetto delle verifiche, in servizio presso l’Ospedale di Borgo Roma, ha ammesso di essere l’intestataria/titolare dell’account Twitter al quale sono riconducibili i tweet a cui si fa riferimento negli articoli sopra citati; che, attraverso ricerche e verifiche svolte dalla direzione del Pronto Soccorso di Borgo Roma, ad oggi non risulta correlazione tra il contenuto dei tweet e l’attività in Pronto Soccorso.
È stata comunque attivata un’istruttoria interna per valutare l’opportunità per un eventuale provvedimento; a partire da oggi, mercoledì 5 maggio 2021, la dottoressa è in congedo ordinario».