L’ex sindaco: «Sboarina insulta l’associazione ebraica e non chiarisce sulla fucilazione alla schiena della statua di Cavour. Non è il sindaco di tutti, ma solo di una minoranza della città».
Nuova ondata di critiche al sindaco di Verona Federico Sboarina. Il precedente inquilino di Palazzo Barbieri Flavio Tosi, dopo la festa nazionale del 25 aprile, torna a colpire il primo cittadino sui temi etici e culturali.
«Sboarina è arrivato perfino a insultare l’Associazione Figli della Shoah, tacciandola di strumentalizzazioni e trattandola alla stregua un avversario politico» dice Tosi. «Sboarina si copre di ridicolo con queste polemichette poco rispettose del ruolo istituzionale che ricopre e dimostra ancora una volta di non essere il Sindaco di tutti, ma solo di una parte oscurantista ed estremista. E dovrebbe portare rispetto verso tutti, in primis verso chi ha subito e subisce ogni sorta di persecuzione».
Criticata dall’Associazione Figli della Shoah, ma anche da altri gruppi, la proposta di intitolare una via a Giorgio Almirante, accolta dal consiglio comunale, sebbene non ancora attuata. Sulla pagina Facebook Figli della Shoah Sezione Verona e Vicenza è anche stato pubblicato il messaggio: «Il Sindaco gioca a nascondino e si limita al “minimo sindacale” senza rendere omaggio a nessun eroe caduto per mano dei nazi/fascisti. Alla critica fattagli con la lettera aperta ai veronesi, risponde alla stampa di essere indifferente alle polemiche sterili». Il riferimento è alla partecipazione di Sboarina alle celebrazioni della Festa della Liberazione: presente durante la prima fase con la Messa e ai discorsi ufficiali in Gran Guardia, ma assente al corteo durante la deposizione delle corone ai caduti.
Secondo Tosi, Sboarina «amministra solo per chi l’ha votato (il 25% degli elettori). Lo abbiamo visto anche con il Congresso della Famiglia».
«Il 12 marzo scorso – continua Tosi – le associazioni liberali “Comitato Bandiera Italiana 17 marzo” e “Faro Tricolore” hanno scritto una lettera a Sboarina per chiedere chiarimenti su una foto che circolava in rete di un drappello di figuranti del comitato delle Pasque Veronesi che fucila alla schiena la statua di Cavour. Un oltraggio all’Italia e all’unità del Paese ma anche al patrimonio artistico e culturale della città. Bene, cioè male, Sboarina non ha mai risposto alla lettera, non si è nemmeno degnato di voler andare a fondo su un episodio simbolicamente gravissimo. Anche in questo caso per non urtare la sensibilità di qualche suo elettore».
«Purtroppo – conclude Tosi – abbiamo un Sindaco che è stato votato da un quarto dei veronesi e amministra irresponsabilmente contro tutti gli altri».