«Ha rischiato vita per salvare compagni, sentirò il premier Conte», dice Luigi Di Maio del giovane ragazzo di nazionalità egiziana che sul bus dirottato ieri ha chiamato per primo i soccorsi.
Un ragazzino egiziano di 13 anni presente sull’autobus dirottato ieri ha finto di pregare in arabo mentre, in realtà, stava avvertendo il padre che l’autobus era sotto sequestro. È uno dei dettagli raccontati dal sindaco di Crema Stefania Bonaldi, secondo la quale tra gli studenti, nonostante la paura provata in quei momenti «è scattato un gioco di squadra». Un altro, infatti, aveva chiamato dopo aver raccolto un cellulare da terra.
«Mio figlio ha fatto il suo dovere, sarebbe bello se ora ottenesse la cittadinanza italiana», ha detto Khalid Shehata, il padre di Ramy, il 13enne che ieri ha nascosto il cellulare all’autista sequestratore ed è riuscito a fare la prima telefonata al 112. «Siamo egiziani, sono arrivato in Italia nel 2001, mio figlio è nato qui nel 2005 ma siamo ancora in attesa di un documento ufficiale. Vorremmo tanto restare in questo Paese. Quando ieri l’ho incontrato l’ho abbracciato forte».
Dare la cittadinanza italiana per meriti speciali a Ramy è la proposta che arriva dal vicepremier Luigi Di Maio con un post su Facebook. «Ha messo a rischio la propria vita per salvare quella dei suoi compagni. È la cittadinanza per meriti speciali che si può conferire quando ricorre un eccezionale interesse dello Stato. Sentirò personalmente il presidente del Consiglio in questo senso», sottolinea Di Maio. (Ansa)