Tenta il suicidio tagliandosi le vene: donna salvata dalla polizia

Si è imbottita di psicofarmaci, ha assunto superalcolici e poi si è autoinflitta profonde ferite al polso sinistro con un coltello da cucina. È successo ieri intorno alle 23.30 a Verona, dove una giovane donna di 25 anni di origini moldave, ha tentato il suicidio ed è stata salvata dalla polizia. Ancora ignote le cause del gesto, che avrebbe però preannunciato ad un amico con alcune foto. La donna è stata trovata dai militari accasciata nella vasca da bagno, mentre al piano di sotto la coinquilina era all’oscuro dell’imminente tragedia. La giovane è stata portata all’Ospedale di Borgo Trento per la suturazione e per essere sottoposta ad una visita psichiatrica.

Appena in tempo per evitare la tragedia che si stava consumando ieri 2 aprile in via Urbano VIII, dove una donna di origini moldave di 25 anni stava tentando il suicidio proprio sotto il naso della coinquilina. A intervenire tempestivamente la polizia di Verona che si è mobilitata dopo la segnalazione da parte di un amico della giovane e che ha salvato la venticinquenne.

La donna, prima di compiere il folle gesto, aveva inviato intorno alle 23.30 alcune foto inequivocabili che hanno allarmato l’amico, il quale non ha esitato a chiamare il 113. Giunti sul posto, gli agenti hanno tentato di contattare la giovane senza successo e finalmente, dopo diversi tentativi, ad aprire la porta dell’appartamento è stata la coinquilina della donna, ignara di quello che stava per succedere al piano superiore.

Una volta entrati nel bagno gli agenti si sono trovati di fronte una scena agghiacciante: la ragazza accasciata nella vasca da bagno con in mano un grosso coltello da cucina e alcune profonde ferite al polso sinistro. La giovane, che ancora cosciente ha raccontato di aver assunto superalcolici e psicofarmaci, è stata quindi disarmata e portata all’Ospedale di Borgo Trento per la suturazione delle ferite autoinflitte e per essere sottoposta a visita specialistica psichiatrica.