Suonano “Faccetta nera” durante il carnevale. Polemica a Caprino Veronese

È successo martedì al termine della sfilata dei carri. Ancora non è chiaro chi siano i musicisti che hanno intonato la canzone. Il PD: «Necessaria una condanna unanime del gesto».

Caprino Veronese biotestamento digitale

Un’esibizione ‘fuori programma’ di alcuni elementi della banda musicale di Caprino Veronese che avrebbero suonato “Faccetta nera” dopo la festa di carnevale ha sollevato polemiche dopo che un video che li ritraeva è stato condiviso in rete, diventando virale. L’episodio è avvenuto lo scorso martedì grasso, ed è stato reso noto da Ansa e dal quotidiano L’Arena.

Nel video si vede l’area di fronte al Municipio w si sentono una tromba e un tamburo che intonano la canzone fascista. La banda aveva suonato durante la sfilata dei carri allegorici, e alla fine alcuni componenti del corpo avrebbero deciso di fermarsi nella piazza, dove sarebbe avvenuto il fatto.

Il presidente della banda, Andrea Testi, ha precisato di non aver assistito al fatto, avvenuto «quando il carnevale era già concluso, così come la sfilata e l’esibizione della nostra banda. Quindi il fatto è successo in un altro contesto. Ho comunque visto il video. Non posso escludere che sia stato qualche componente della nostra banda. Se fosse così sarei molto rammaricato per quanto accaduto. Ad ogni modo, come banda, ci dissociamo totalmente». Il sindaco Paola Arduini non ha voluto commentare la vicenda. 

Sul caso è intervenuto anche il PD: «La vicenda che ha visto protagonisti alcuni membri del corpo bandistico di Caprino che al termine delle manifestazioni per il Carnevale sono stati ripresi a suonare pubblicamente Faccetta Nera rappresenta un accadimento grave che non può essere liquidato come un gesto goliardico in quanto rischia di gettare discredito sull’intero corpo bandistico che invece ha una storia onorabile da preservare, oltre che un’importante funzione sociale. L’apologia del fascismo è un reato, e come tale non può passare nel silenzio come ha cercato di imporre alle scuole e ai presidi il Ministro Valditara nella recente vicenda del pestaggio di alcuni studenti del liceo fiorentino Da Vinci. È dunque necessaria una condanna unanime del gesto, come dovrebbe essere nei doveri di ogni cittadino fedele ai valori della Costituzione italiana» hanno detto Alessia Rotta e Franco Bonfante, Segretari Pd Verona, cittadina e provinciale.

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