Circa 600 gli spettatori presenti venerdì 5 luglio sugli spalti dello Stadio Breda, cornice dell’Italian Bowl Weekend e oltre mille quelli collegati per la diretta streaming su Fidaf TV. Briganti Napoli vs Redskins Verona, campioni della South Conference contro i campioni della North Conference. Due squadre eccellenti, due compagini perfettamente equilibrate, due formazioni che hanno mostrato carattere sportivo, tenacia e voglia di vincere fino all’ultimo secondo di gioco.
Quella a cui si è assistito è stato un vero e proprio duello tra difese. Uno scontro già preannunciato nei giorni antecedenti il match dalla lettura delle partite di campionato e dalle statistiche. La difesa guidata sapientemente da Domenico Cundari, venerdì sera, è stata a dir poco straordinaria. Ci avevano abituati bene durante questa lunga stagione, ma l’avversario era davvero ostico e gli atleti scaligeri hanno reagito nel migliore dei modi. Un’armata compatta e pulita, una presenza costante alla difesa del punteggio ottenuto.
Importante l’apporto dell’attacco, capace nonostante la preparatissima difesa napoletana di guadagnare importanti primi down necessari per la gestione del tempo e per le posizioni di campo. Assolutamente fondamentale il comparto special team di Giacomo Aiello. Una menzione d’onore a Rosace, autore dei punti sul tabellone Redskins. Il Coach Fabbrica l’ha sempre ripetuto ai suoi «Alleniamoci con impegno e serietà sui calci, arriverà una partita in cui faranno la vera differenza sul punteggio finale». E così è stato. Rosace ha messo a segno un field goal da 38 yard nel quarto quarto di gioco.
Calcolata ed efficace, la strategia di gioco e di tempo messo in atto dal giovane Head Coach Michele Fabbrica. Non avendo a completa disposizione giocatori importanti quali Steinhauser, Di Franco e Zivelonghi (giocatore convocato nei prossimi Europei U19), ha giocato d’astuzia, con una gestione di time out e schemi di gioco mirati al recupero dei suoi e all’affaticamento degli avversari. Fondamentale l’aver intuito l’ottima serata di Rosace, portando l’attacco a raggio di field goal.
A completare la serata, la consacrazione personale a Luigi Livia, miglior giocatore della finalissima. È però lo stesso giocatore a condividere il premio con tutta la squadra, a testimonianza dell’unione unica e imprescindibile che lo lega ad ogni giocatore e ad ogni componente dell’intera tribù.