Domani sera, alle ore 21.15, alla Piscine Monte Bianco di San Michele Extra, l’attesa gara 1 delle seminfinali play off di pallanuoto A2: di fronte le atlete della CSS Sport che sfideranno in casa le avversarie dell’Acquachiara Napoli. Andrea Campana, amministratore della società sportiva veronese, parla di “squadra” e non di fenomeni all’interno del gruppo, alludendo al grande affiatamento delle ragazze guidate dal tecnico Giovanni Zaccaria, capaci di arrivare fino a questo punto della stagione.
Innanzitutto, secondo posto nel girone: era atteso ad inizio stagione?
È totalmente inaspettato. Se guardiamo le nostre giocatrici una ad una, questa squadra non è più forte di quella dello scorso campionato, anzi. Non stiamo per giocarci i playoff promozione perché abbiamo una squadra di fenomeni, ma perché siamo una squadra: se le ragazze giocheranno così anche nei prossimi appuntamenti, sarà difficile batterci per ogni avversaria.
Come valuta questo sorprendente piazzamento?
Ne siamo molto orgogliosi, ma non per il risultato in sé, bensì per come è stato ottenuto. In questa stagione, grazie al lavoro di tutti, giocatrici, allenatore e tutto quello che gravita loro attorno, abbiamo una squadra. Finalmente abbiamo una squadra, nell’unico modo che ci interessa, ossia attraverso il lavoro, la valorizzazione del nostro vivaio ed una condivisione della responsabilità. È quello che a me, personalmente, ha dato più soddisfazione.
È un punto di arrivo della vostra programmazione?
Da quando abbiamo preso in gestione le Piscine Monte Bianco, nel 2006, abbiamo iniziato subito a lavorare come si dovrebbe. Non abbiamo acquisito il diritto sportivo di una squadra di alto livello, riempiendola di top player, ma siamo partiti con la scuola nuoto, quella di pallanuoto, una collaborazione con la Mestrina, prestando le giocatrici per far fare loro esperienza. E da lì, di anno in anno, siamo cresciuti, assorbendo poi la Bentegodi, fino ad aggiungere al settore juniores un settore senior che si giocava ogni anno i playout per salvarsi. Per costruire una casa prima si mettono le fondamenta, non si parte dal tetto. Dopo 12 anni arriviamo a cogliere un risultato inaspettato.
Cosa può dire del tecnico Giovanni Zaccaria?
Ha portato la cultura del lavoro: credo che come minuti lavorati in vasca quest’anno li abbiamo raddoppiati. E il lavoro paga: la pallanuoto è fatta di una condizione fisica e atletica, oltre ad una comprensione del gioco, e si vede che le ragazze hanno un altro minutaggio nelle braccia e nelle gambe. Oltre ad un mero lavoro di quantità, Zaccaria ha anche fatto un lavoro di qualità: ha costruito una squadra, ha un rapporto di comunicazione con ciascuna delle giocatrici e con tutte insieme, ha fiducia nel gruppo e da questo ha ottenuto rispetto, stima e apprezzamento, che è merce che non si compera. Era uno dei motivi per cui siamo andati a scegliere un tecnico così, cioè sapevamo che sarebbe stato in grado di lavorare in questa direzione. Onore a chi ha condotto la squadra fino alla stagione scorsa, perché ha ottenuto risultati. Come si dice, Zaccaria ci ha fatto mettere l’overdrive.
E adesso i playoff…
Non dobbiamo esprimere nessun desiderio, perché non l’abbiamo mai fatto. Come dicevo, a noi interessa di più il “come” rispetto al “cosa”. Certo, abbiamo una chance, con una squadra composta di giovanissime, di un nucleo storico di giocatrici veronesi che meritatamente potrebbero cogliere una soddisfazione che qualcuna di loro rincorre da tre lustri e un gruppo di giocatrici di eccellenza che hanno completato egregiamente l’organico. Auguro a ciascuna di esse la soddisfazione che merita.
Gli ultimi pensieri a chi vanno?
Sottolineo che anche grazie ai risultati si è creato un bel pubblico che segue ed incoraggia questa squadra. E, se si può dire, oltre a Zaccaria un grande lavoro l’ha fatto Giorgia Prandini. Non è soltanto il capitano, ma è anche l’anima di questa squadra e l’ha dimostrato, oltre tutto ed oltre a tutto quello che fa, giocando credo il migliore campionato della carriera. Si è fatta una stagione giocando quattro tempi a partita in un ruolo molto difficile. Massimo onore anche a lei.