
Classe e cassanate. Firma un contratto annuale da 500 mila euro. Ritrova Pazzini, suo gemello del gol alla Sampdoria.
Il gioco di prestigio di Filippo Fusco è servito: Antonio Cassano sarà un giocatore del Verona.
Il direttore sportivo del Verona ha ingannato tutti,: lo scorso 25 maggio in conferenza stampa lasciava intendere di non volere Cassano, sponsorizzato invece da Luca Toni, allora dirigente del Verona e “rivale” di Fusco.
Fiusco in realtà ha finto di non volere Cassano per alzare il potere contrattuale del Verona nella trattativa e dunque portare Fantantonio a Verona alle migliori condizioni per il club. Per Cassano un contratto annuale da 500 mila euro netti. Il giocatore, dicono fonti del club, ha accettato con grande entusiasmo e disponibilità.
La storia di Cassano è costellata dal tormentato rapporto genio e follia. Classe cristallina, forse con quella di Totti la più pura nel dopo Baggio, visione di gioco, assist al bacio e gol spettacolari. Ma anche le famose e ormai leggendarie cassanate, tra litigi memorabili con allenatori (Capello su tutti, il cui rapporto è stato di odio e amore) e compagni, una scabrosa autobiografia con dettagli piccanti e grandi rimpianti, il Real Madrid su tutti, ma anche l’Inter e il Milan.
Ora Cassano, 35 anni e una carriera che per molti addetti ai lavori si è chiusa due anni fa, cerca a Verona il riscatto. Ritrova Giampaolo Pazzini, suo gemello del gol nella memorabile stagione alla Sampdoria. La sua unica cassanata ammessa sarà contro gli scettici. A suon di assist e gol.
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