Sommacampagna: donna ritrovata segregata in un cassone

Arrestato per sequestro di persona e tortura un 53enne di Bolzano accusato di aver segregato per 14 giorni una donna in un cassone per le mele in un’azienda agricola di Sommacampagna. A trovare la vittima, che versava in pessime condizioni, le forze dell’ordine allarmate da alcuni operai che avevano udito delle grida d’aiuto provenienti dai campi.

Ha gridato aiuto finchè alcuni operai non l’hanno sentita e hanno avvertito le forze dell’ordine. Ad aver vissuto un incubo agghiacciante, lungo ben 14 giorni, una donna di origini polacche che è stato trovata in un cassone di mele, all’interno di un’azienda agricola di Sommacampagna vicino all’autostrada A4.

Il ritrovamento è stato fatto martedì mattina, intorno alle 9, dai carabinieri della compagnia di Villafranca e dalla polizia stradale di Verona Sud che, seguendo le grida, sono giunti alla “cella” dove era chiusa la donna: un cassone di mele. La vittima, in pessime condizioni, è stata immediatamente liberata ed è stato allora che gli agenti hanno notato arrivare dai campi un trattore guidato da un 53enne di Bolzano. L’uomo è stato arrestato con le accuse di sequestro di persona e tortura. Stando ai primi accertamenti, infatti, sembra che la donna lavorasse nell’azienda agricola e avesse avuto una relazione con l’aguzzino, il quale l’avrebbe tenuta segregata per 14 giorni nutrendola con una mela e una bottiglietta d’acqua al giorno.