Ai microfoni di Radio Adige TV, durante la trasmissione Squadra che vince, è intervenuto il presidente di ATV Verona, Massimo Bettarello.
ATV è stata protagonista lo scorso 31 maggio di un evento storico per la città: ai piedi dell’Arena sono stati infatti presentati i primi undici mezzi completamente elettrici: un passo importante verso la sostenibilità…
L’evento sanciva l’arrivo dei primi mezzi elettrici nella nostra flotta e tra pandemia, guerre, problematiche legate al reperimento dei mezzi il percorso è stato lungo. Abbiamo avuto un riscontro molto importante che ha suscitato stupore e apprezzamento nella cittadina. I nuovi mezzi sono stati messi subito in circolazione durante il periodo scolastico che ci ha permesso di svolgere qualche sperimentazione e testare la loro efficacia. Il prossimo anno avremo una trentina di pezzi e il numero salirà ad una cinquantina di pezzi per il 2026/27. Poi ci si domanderà se trasformare il resto della flotta in elettrico anche se probabilmente su diverse tratte sarà necessario utilizzare autobus diesel data la loro lunghezza, in particolare, per esempio, sulla linea 21 e 22. Si parla di nuove frontiere anche sulla costruzione di nuovi accumulatori che per il momento non sono ancora pronti per questo settore ma su cui i grandi produttori stanno svolgendo i loro esperimenti.
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È necessaria una convergenza di idee, intenti per giungere agli obiettivi di transizione ecologica…
Assolutamente sì, l’unico modo per raggiungere i grandi obbiettivi è intraprendere percorsi quanto più condivisi possibili, e soprattutto aiuta il fatto della continuità. La nostra penso infatti sia l’unica azienda della città tra le partecipate che ha avuto una continuità nella guida per diversi anni. Evidentemente paga anche il fatto di aver ottenuto diversi risultati degli anni, l’aver portato avanti le innovazioni con i giusti tempi e passi e devo dire che l’innovazione che stiamo portato avanti le abbiamo sempre portate avanti prima in maniera sperimentale diffondendola poi su tutta la nostra rete. Su questo in tema di mobilità sostenibile devo dire che partiremo nel servizio del Comune di Legnago con un sistema nuovo per Verona ma che in realtà già funziona in altre zone che mira a trasformare gli autobus in una sorta di autobus collettivo, ovvero, le persone in determinate zone fasce orario potranno collegarsi alla nostra app o telefonare per prenotare un percorso, che avrà delle fermate predefinite, che permetterà di evitare la circolazione di autobus vuoti per evitare gli sprechi e buona parte delle emissioni. Questo servizio partirà di giorno sul Comune di Legnago, mentre invece per Verona stiamo lavorando per intervenire sulle fasce serali e del weekend dove riteniamo necessario che le persone che escono per divertirsi piuttosto di guidare o salire su monopattini, che risulterebbe pericoloso, usufruiscano di questo servizio .
ATV ha riorganizzato le corse in vista dei cantieri filobus, che hanno messo a dura prova il trasporto pubblico…
Questo è un perfetto esempio di collaborazione e lavoro di squadra. All’inizio, è vero, la città era piena di colonne spaventose però già dal secondo giorno, facendo tutti gli aggiustamenti necessari, siamo riusciti tutti a ottenere un grande risultato e a far andare bene le cose.
Parliamo ora della questione della sicurezza a bordo…
Purtroppo a volte accadono fatti gravi in situazioni di forte affollamento, noi ci impegniamo nel piazzare guardie giurate negli orari di punta e dove sappiamo esserci possibili problematiche. Grazie a questa messa sotto controllo siamo riusciti a tranquillizzare le cose e speriamo rimangano così anche nei prossimi anni, probabilmente dovremo ritornarci sopra. Si interviene di volta in volta.
ATV è inoltre impegnata nella formazione dei dipendenti: è complicato trovare personale?
È vero, in passato non era così ma poi nel nord Italia la difficoltà è aumentata. Si tratta di una problematica che è passata inosservata durante il periodo della pandemia, nel bando del 2018 si sono contati 318 partecipanti. Qualche giorno fa ho approvato la graduatoria dell’ultimo bando, si sono presentati 10 partecipanti e solo in quattro l’hanno passato, quindi è evidente la problematica.
Guarda l’intervista
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