Continua senza sosta il montaggio delle strutture dell’ospedale da campo donato dal Qatar, che si sta allestendo in un’area di 8.000 metri quadrati prospiciente il covid–hospital di Schiavonia.
«Per i nostri operatori della Protezione Civile, coadiuvati dai preziosissimi volontari, non ci sono giornate di festa – dice l’assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin, nell’aggiornare la situazione dei lavori a Schiavonia – si lavora per portare a termine il cronoprogramma senza ritardi».

Negli ultimi giorni sono state ultimate le attività di montaggio delle capriate della struttura, delle coperture e ieri si sono ultimate anche le operazioni di montaggio dei pannelli di chiusura, tutte operazioni a cui hanno partecipato, sotto la guida della Regione Veneto, personale dell’Aeronautica Militare, Vigili del Fuoco e volontari dell’Associazione Nazionale Alpini. Nel corso delle ultime ore sono state individuate anche le soluzioni per i moduli di trattamento dei reflui e dei rifiuti ospedalieri dell’ospedale da campo.
«Ci sono migliaia di volontari impegnati in moltissime attività su tutto il territorio regionale – allarga il ragionamento Bottacin – dalla distribuzione mascherine al trasporto e consegna di materiale sanitario, al presidio pre-triage negli ospedali, al lavoro fatto nel ripristino dei cinque ex ospedali riattivati per aumentare la disponibilità di posti letto nelle battaglia contro il covid 19, oltre a molto altro».
«Più di 70.000 giornate/uomo, che stanno impegnando tutte le organizzazioni di protezione civile, che in Veneto sono quasi 500 – conclude l’assessore – e che sono i nostri “reggimenti logistici”, gratuitamente impegnati nella guerra contro il virus per garantire il supporto a tutto il personale che sta in trincea, ovvero ai sanitari. A loro va tributato un grandissimo grazie».
