Scegli la strada giusta: il progetto della Questura per i giovani veronesi

Inaugurato questa mattina a Giardino Giusti il progetto #sceglilastradaGIUSTA, promosso dalla Polizia di Stato e dal Questore per i giovani della provincia di Verona.

Questura - Scegli la strada giusta
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Si è svolto questa mattina, nella splendida cornice di Giardino Giusti, l’evento inaugurale di #sceglilastradaGIUSTA: un progetto, ideato come un vero e proprio “impegno di Comunità” indirizzato ai giovani della provincia di Verona e presentato, oggi, alle Autorità cittadine e ad una rappresentanza di scuole secondarie di primo grado.

L’idea è nata di fronte alla consapevolezza della straordinaria propensione dei ragazzi ad aderire a percorsi costruttivi allorché gli adulti si propongano, nei loro confronti, in maniera positiva e responsabile.

Davanti alle numerose notizie raccontate dalle cronache che narrano le criticità legate al mondo giovanile e le conseguenze che le loro scelte producono nelle rispettive comunità di appartenenza, prende il via #sceglilastradagiusta: un progetto che la Polizia di Stato veronese si propone di condividere d’intesa con le altre Istituzioni e gli organismi rappresentativi di realtà di valore nella comunità scaligera.

Infatti, accanto alla necessaria attività di natura repressiva, volta a ripristinare l’ordine e la sicurezza pubblica, la Polizia di Stato è impegnata, in prima linea, a diffondere, in via preventiva, iniziative finalizzate ad orientare i cittadini, fin da giovanissimi, verso la spontanea adozione di comportamenti improntati alla cultura del rispetto delle regole.

L’obiettivo è quello di stimolare i giovani sull’importanza della legalità e della sicurezza nella vita quotidiana che richiede, necessariamente, la partecipazione attiva e consapevole di tutti.

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Questura - Scegli la strada giusta

Il primo passo per promuovere tale principio è quello di dotare ciascuno di ogni indicazione utile a farne un soggetto attivo e collaborativo, il che richiede, dapprima, il raggiungimento di alcuni traguardi intermedi, quali la creazione di un rapporto fiduciario tra Istituzioni e cittadini, l’instaurazione di un dialogo collaborativo e la presenza di un forte senso di responsabilità civica nei cittadini.

“Sentiamo la necessità di stare insieme volendo fare squadra con tutte le autorità civili, militari e religiose del territorio – ha sottolineato il sindaco Damiano Tommasi -. La giornata di oggi mi fa sentire personalmente parte di questa squadra, che dà la sicurezza anche nello spirito per superare i problemi, le difficoltà o condividere le gioie che devono esserci dentro ogni gruppo. Siamo coinvolti tutti in questa responsabilità, e credo che trasferire a voi ragazzi questo progetto, attraverso l’esempio degli adulti, gli incontri e la condivisione delle esperienze positive o negative, debba portare a quella parolina che è ‘scegliere’, di cui solo ognuno o ognuna di voi è responsabile e ne può trarre beneficio. I successi o i punti d’arrivo di una carriera militare, sportiva, di un percorso familiare o scolastico, dipendono sempre da come si fanno e da come si sceglie di farli. Oggi ho il ruolo di rappresentare la nostra città, e scegliere come esserne cittadini fa la differenza, noi come adulti, i ragazzi, gli studenti, gli insegnanti e le autorità. Quindi sono particolarmente contento che le strade mie e del questore Roberto Massucci si siano incrociate nuovamente in queste reciproche responsabilità, nella nostra città, e mi fa piacere che lo spirito che avevamo a Roma più di vent’anni fa, si riporti oggi in ruoli e compiti diversi ma con la stessa voglia e forza di sentirsi insieme e parte di una squadra a cui auguro buon lavoro”.

“Oltre ai ringraziamenti, l’assoluta vicinanza e massima disponibilità e plauso all’iniziativa – aggiunge l’assessora Stefania Zivelonghi – riprendo quello affermato dal questore Massucci, di aspettarsi che la città intera, aziende e operatori si interessino di giovani. Ognuno di noi, in base al ruolo che copre, dovrebbe puntare su di loro, perché di giovani si parla sempre troppo poco e male. Invece sono una cosa rara, e questo lo dicono le tabelle demografiche, quindi l’auspicio è che tutti contribuiamo, per quello che possiamo e per il ruolo che ricopriamo, a rendere la città e il nostro Paese dei luoghi a misura di giovani, cosa che adesso non lo sono ancora totalmente”.

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