Arriva infine anche il commento del sindaco Federico Sboarina alla discussione intorno al volantino con l’immagine di Benito Mussolini circolato negli scorsi giorni in città, e in particolare nel quartiere di Borgo Trento. Nelle scorse ore, dalle fila della maggioranza di Palazzo Barbieri, si erano espressi anche i consiglieri della Lega.
«Adesso basta, fermiamo il sassolino prima che diventi la solita valanga ingiuriosa sulla città. Le indagini in corso evidenziano forti perplessità sull’attribuzione del volantino, che sarebbe stato messo in qualche cassetta della posta nel quartiere di Borgo Trento. Testo e grafica non sarebbero assimilabili a quelle tipiche della destra e quindi tutto porterebbe a pensare ad una goliardata, che non mi fa ridere per niente perché non vorrei che fosse l’ennesima occasione di strumentalizzazione che getta discredito su Verona, dipingendola diversa da come invece è realmente» dice il sindaco.
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«Smentisco anche chi insinua che io avrei rifiutato di prendere posizione, non sono mai stato interpellato né dai politici e amministratori seri che attendono le indagini, né dal Consiglio comunale né tantomeno dai cittadini. Su questa vicenda, al momento, si agitano solo coloro che non fanno differenza fra bufale e realtà» continua Sboarina.
Questa era stata l’accusa del Pd scaligero: «Il fatto che il Sindaco uscente Federico Sboarina non riesca ad ammettere che la città abbia un grosso problema con le influenze negative dei gruppi di estrema destra, non fa che peggiorare la situazione».
Sboarina: «Pur di raccontare una Verona che non c’è, si cavalca tutto, persino le presunte ronde contro le baby gang. La sicurezza pubblica in questa città è saldamente nelle mani del Prefetto, che la esercita con esperienza e con insistenza quotidiana, il controllo del territorio spetta esclusivamente alle Forze dell’Ordine».
Sulle “presunte ronde contro le baby gang” è recentemente intervenuta l’associazione Yanez, attiva da alcuni mesi nel dibattito politico cittadino. D’altro canto, in alcuni canali social dell’estrema destra veronese, si rivendicano esplicitamente le «passeggiate» per – secondo gli intenti di questi gruppi – garantire la sicurezza.
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