Il sindaco insiste sull’importanza di una gestione ragionata e responsabile della riapertura: «visti i dati dell’indagine epidemiologica condotta sul territorio scaligero, è fondamentale rispettare l’obbligatorietà di portare le mascherine e il distanziamento sociale».
95% sono i veronesi che sono stati preservati dal Covid grazie ai provvedimenti restrittivi delle scorse settimane. «Ora è necessario usare i dpi per non avere ricadute» spiega il sindaco che, sul capitolo della riapertura del 18 maggio, ha chiarito che lunedì sarà ufficializzata la delibera per l’allargamento dei plateatici in modo da venire incontro agli esercizi provati dalla chiusura.
« I dati clinici mostrano che abbiamo ridotto al minimo la potenzialità del virus. Oggi siamo tranquilli perché il rischio è basso ma è basso perché stiamo osservando le misure di sicurezze, con comportamenti responsabili e l’utilizzo corretto dei dpi» spiega Carlo Pomari responsabile del Servizio di Pneumologia dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar. Presente in conferenza anche Massimo Guerriero, biostatistico, il professor Albino Poli ordinario di Igiene dell’università di Verona, il dottor Claudio Micheletto direttore dell’Uoc di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata e la dottoressa Denise Signorelli direttore sanitario dell’Ulss 9.
«A livello statistico è risultato che ogni 1.000 persone sopra i 10 anni, ci sono 7 veronesi positivi asintomatici» spiega il biostatistico Massimo Guerriero.